Il Made in Italy primeggia ancora: questo dice ‘The world’s best awards‘, la classifica che ogni anno da 16 anni a questa parte viene pubblicata da Travel and leisure, il magazine che effettua ricerche incrociate riguardo a mete turistiche, hotel e mezzi di trasporto per trovare quelli di Mayr successo e qualità.
Nel 2011 Firenze risulta essere la seconda città al Mondo per appeal turistico del lusso, mentre nel 2009 era sesta e adesso sale sul podio dopo Bangkok.
L’articolo del magazine di New York, proprietà dell’American Express e per alcuni “Bibbia” del settore nel turismo di lusso, analizza però anche i problemi della città toscana: uno tra tutti quello della la vivibilità, con la conseguenza di essere più una città per turisti che per residenti, problema questo figlio del grande patrimonio artistico presente in città che spesso la rende ostaggio della sua stessa arte.
Qui non si parla però di caos cittadino o di fiorentini arrabbiati: il vento infatti sta cambiando, e uno dei principali artefici è il sindaco Matteo Renzi, che governa con consenso trasversale pari forse solo a quello di Obama negli Usa.
L’articolo di Maria Shollenbarger che compare nel numero diSeptemberrende subito chiaro che non si tratta di un elenco di nuovi posticini a buon mercato. Gli hotspots citati dall’autrice sono posti a cinque stelle per una clientela di lusso.
Il St’ Regis, è un esempio su tutti: sito Piazza Ognissanti, ha riaperto a May dopo alcuni mesi di lavori con un upgrade luxury, un brand superlusso che nel 2012 conterà 40 alberghi in tutto il mondo.
Alcuni nomi di clienti celebri? Il Presidente Giorgio Napolitano durante la sua ultima visita a Firenze dormì con la moglie Clio in una camera da circa 800 euro a notte, con annesse raffinatezze che molti di noi non avevano nemmeno idea potessero esistere, tipo un televisore che compare sullo specchio del bagno. Stesso trattamento per chi avesse la fortuna di alloggiare a Il Salviatino, sulle colline di Fiesole, JK in Piazza santa Maria novella, 20 camere dai 300 ai 1000 euro a notte, o ancora Palazzo Vecchietti dietro Piazza della Repubblica, che non ha stelle in quanto Palazzo storico ma se le avesse sarebbero le solite 5.
Insomma, i lettori di Travels and leisure sono di quelli che non conoscono crisi. Le 29 camere del St. Regis disponibili alla clientela sono difficilmente vuote e se, sempre negli altri spots citati dalla rivista, c’è stata una flessione, è stata quella classica di agosto, mese consacrato al turismo di massa e non a quello di lusso.
La Shollenbarger apre il pezzo definendolo: “una lettera d’amore”; quando si dice che amare è un lusso di pochi…e non in senso poetico stavolta.
Marco Poggi