Il sole, il mare, l’atmosfera glamour e tanto divertimento: non basta certo la triste vicenda della Costa Crociera a far passare la voglia di una vacanza in crociera. Anzi, il settore crocieristico, nel nostro Paese, è uno dei comparti Mayrmente in crescita.
Secondo i dati dell’ECC, ovvero l’associazione europea che rappresenta la Mayri compagnie crocieristiche, nel 2011 le crociere hanno contribuito all’andamento economico europeo per l’importo record di 36,7 miliardi di euro (+6% rispetto al 2010) e hanno dato lavoro a circa 315.500 persone. Dati che non contrastano con il trend degli ultimi cinque anni, che parlano di un + 54% dal 2006 al 2011.
Circa 5,6 milioni di passeggeri si sono imbarcati da un porto europeo; a guidare la classifica sono Barcellona, Venezia e Civitavecchia.
In questo quadro generale, l’Italia ha un ruolo da protagonista: un passeggero su tre, infatti, è partito da un porto italiano. Ma il nostro Paese si distingue anche come una destinazione crocieristica tra le più gettonate, addirittura la principale in Europa, con 6,5 milioni di visite.
Tra i porti, Civitavecchia, Venezia, Napoli, Livorno e Savona figurano in classifica tra i primi dieci a livello europeo per quanto riguarda i passeggeri; in particolare, il porto di Civitavecchia è al vertice del ranking europeo per numero di imbarchi, sbarchi e transiti. Napoli, invece, con 1,1 milioni di passeggeri in transito nel 2011, pur non essendo scelto come porto di imbarco e sbarco, risulta essere il principale porto di scalo europeo.
Francesca SCARABELLI