Dici alta orologeria e pensi subito alla Svizzera. In realtà anche l’Italia può contare su una discreta tradizione in fatto di lancette. Pregio minore (se si esclude Panerai, ormai a tutti gli effetti una maison straniera), ma non minore la capacità di innovazione di alcuni marchi che, specialmente negli ultimi anni, hanno regalato al mercato segnatempo interessanti.
Oltre a questo, l’Italia si distingue nel mercato orologiero mondiale per una discreta tradizione di assemblaggio. Molte sono infatti le manifatture artigianali che lavorano per grandi marchi dell’orologeria svizzera, assemblando meccanismi o parti dei segnatempo che poi, finiti dalla casa madre, popolano le boutique più esclusive di tutto il mondo con prezzi a 5 zeri.
Tralasciando tutta la parte legata al licensing dei grandi marchi della moda, che spesso si avvalgono di pezzi prodotti in Svizzera, nel nostro Paese alcuni marchi più di altri cercano di tenere alta la bandiera del made in Italy con pezzi artigianali. Brand come Emas Watches, TCM, Locman, Brera Orologi, U-Boat, GaGa Milano producono orologi che non sfigurano al fianco di quelli di marchi più blasonati.
Si tratta, è pur vero, di orologi per i quali il made in Italy è soprattutto una questione di design, di filosofia, di ispirazione e, relativamente alla produzione, solo di alcune parti di essi. Movimenti, a volte le casse, arrivano da altri Paesi, ma quella che è la creatività di casa nostra si respira in modo evidente nell’insieme della creazione. Perché se in quanto a meccanica e precisione la scuola svizzera è imbattibile, nessuno può venire a darci lezioni di creatività.
Nei prossimi giorni vedremo nel dettaglio alcuni di questi marchi.