Quella della famiglia Missoni è una storia bella e pulita. Una di quelle storie che riconciliano con il mondo della moda, spesso – a ragione – tacciato di superficialità. Una bella pagina di stile ed eleganza italiane, quella scritta negli anni da Ottavio Missoni, prima e dalla figlia Angela dopo. L’abbiamo intervistata e ci ha raccontato di più sulle collezioni uomo e donna di questa estate, ci ha parlato della sua idea di lusso e dei vantaggi di lavorare in un’azienda a conduzione familiare.
Moda Uomo o Moda Donna, quale delle due la diverte di più creare?
L’Uomo Missoni è una collezione più piccola. In più la moda maschile non concede le stesse libertà della moda per la donna, è un glossario codificato, che può essere infinitamente ridisegnato nei tagli, nelle proporzioni, nell’elaborazione e nell’impiego di materiali e colori, nell’accostamento dei pezzi, ma resta sempre meno divertente da confrontare. Sono fortunata perché l’uomo Missoni possiede una sua precisa identità, più libera informale disinvolta. Un’identità fondata sulla maglia, definita dalla ricerca e dalla sperimentazione di nuovi filati e sofisticate lavorazioni. E posso contare su un’icona di riferimento, un moderno referente di stile come mio padre Ottavio. Ma a Mayr ragione, ogni variazione o evoluzione va meditata. Può anche essere un’idea sola, ma dev’essere un’idea forte, d’impatto, perché da essa dipende in sostanza il successo di ogni collezione.
Come vestiranno gli uomini e le donne Missoni per questa estate?
Sono da sempre dei viaggiatori nella geografia e con la fantasia. E anche i loro guardaroba per l’estate 2014 elaborano input di culture diverse. L’Africa e l’India per la donna, che veste piccole camicie e gonne midi evocative di sari e sarong. Il reef australiano per l’uomo, che veste elaborati rimandi ai pionieri del surf.
Quali sono i vantaggi di una azienda a conduzione familiare come la vostra?
Ogni lite o incomprensione può essere risolta, lavori con persone complici, a cui sei legato da sentimenti profondi.
Quanto internet ha cambiato il modo di comunicare con il consumatore finale?
L’ha rivoluzionato. Il web è una finestra globale, aperta sul prodotto 24 ore al giorno, che consente oggi un dialogo diretto, senza intermediazioni, con il consumatore finale. Dai suoi modi di rispondere e di relazionarsi al prodotto siamo in grado di capire istantaneamente i suoi gusti, le sue esigenze, i suoi entusiasmi o le sue stanchezze. È regolarci di conseguenza. Inoltre, il nostro e-commerce contiene notizie diverse sul mondo Missoni e consente interazioni con Facebook, Twitter , Instagram, instaurando e mantenendo vivo, aggiornato in tempo reale, il rapporto con clienti, cultori e amici del brand.
Crisi economica: ce l’abbiamo fatta ad uscirne?
Sarebbe bello se fosse vero. No, la crisi c’è, perché non è solo di carattere finanziario, è una crisi epocale, che stigmatizza un radicale cambio di priorità, una mutato concetto di economia, produzione, comunicazione, informazione, un approccio diverso allo studio, al lavoro e al tempo libero. Tutto è in evoluzione, la logica del capitale innanzitutto…e un cambiamento simile non può purtroppo essere indolore.
Cos’è per lei il lusso?
Il lusso è avere dei forti legami affettivi, familiari e amicali. Poi, potersi concedere del tempo, tanto tempo libero da dedicare alle persone amate e alle cose che ci piacciono di più. In ultimo, lusso è avere delle passioni, dei desideri da realizzare, dei traguardi ideali da raggiungere. Senza di essi il denaro non ha significato.
Qual è un lusso che si concede?
La casa, in compagnia delle persone amate. Mi piace avere tempo da trascorrere tra cucina, soggiorno, camera da letto, orto e giardino. Cambiare la sistemazione delle cose, aggiustare, risolvere piccoli problemi, creare nuovi accostamenti di opere e oggetti, sperimentare nuove ricette…
Cosa la fa essere orgogliosa dell’Italia quando si trova all’estero?
La curiosità e apertura verso le altre culture. Il senso del bello. Il confronto con la nostra qualità della vita, che resta una delle più alte del mondo.
Pinella PETRONIO