Un tempo bastava la sola etichetta Made in Italy per convincere un cliente all’acquisto. Oggi le cose sono profondamente cambiate. I clienti conoscono, sanno, sono in grado di riconoscere la qualità e l’artigianalità di un capo, prerogative essenziali del vero Made in Italy. La pensa così Andrea Lardini, presidente del Gruppo Lardini, azienda, con base a Filottrano nelle marche, a conduzione familiare che produce abbigliamento di lusso per uomo e donna, all’insegna del vero Made in Italy. Con lui abbiamo parlato dei vantaggi e degli svantaggi di gestire un’azienda a conduzione familiare, delle nuove forme di comunicazione e del concetto di lusso.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un’azienda a conduzione familiare come la vostra?
Il primo dei vantaggi è l’unità di intenti e la grande voglia di raggiungere i risultati. L’affetto che ci accomuna, cementato dalla condivisione di gioie, timori, stress e duro lavoro, ci dà la forza per intraprendere continue sfide. La conduzione familiare comporta una gestione più snella e le decisioni, certamente supportate da adeguate analisi e strumenti di valutazione, vengono prese senza quelle formalità che sono invece necessarie in organizzazioni più strutturate e complesse. Per contro, dobbiamo far leva sulle sole nostre forze sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista organizzativo. La nostra è una crescita più vissuta, più interiorizzata, più condivisa.
Il Made in Italy secondo Lardini…
Se in passato bastava l’etichetta ‘made in Italy’ per conquistare i mercati esteri, oggi i clienti hanno una conoscenza più specifica e valutano attentamente il prodotto che hanno davanti. Made in Italy è un capo che riesce a comunicare emozioni in grado di coniugare tradizione sartoriale, ricerca, sperimentazione e qualità.
Il governo si sta effettivamente impegnando per la salvaguardia del Made in Italy?
La cosa che ritengo più urgente è quella di snellire procedure e burocrazia, per facilitare il lavoro e riuscire ad essere competitive nel Mondo. Ritengo inoltre necessario ridurre la pressione fiscale per dare la possibilità alle aziende di investire in ricerca e innovazione e per sostenere i lavoratori.
Cosa indosserà la donna Lardini questa estate?
Pantaloni morbidi e ampi con la vita alta; o divertenti shorts con risvolto da portare con maglie a righe o t-shirt in seta e sopra una giacca oversize di ispirazione maschile che sembra rubata dall’armadio di un uomo.
E l’uomo?
Un pantalone informale morbido e asciutto e una sahariana rivisitata in lino spalmato, poi tinta in capo, per un aspetto stropicciato solo alla vista e non al tatto. E giacche destrutturate tinto in capo o dalle trame evidenti per un’eleganza confortevole.
Quanto internet ha cambiato il modo di comunicare con il consumatore finale?
Ci crediamo molto e continuamente ci rinnoviamo. Abbiamo creato un nuovo sito Internet (www.lardini.it) dove sono visibili le collezioni di Lardini (l’uomo, la donna, RVR e Gabriele Pasini, Wooster+Lardini) e diamo costantemente le novità sulle attività del gruppo anche attraverso un Journal online. Qui quotidianamente i nostri utenti hanno modo di entrare a contatto con il prodotto attraverso articoli legati al fashion design, all’arte e al lifestyle alcuni dei quali firmati da influencer e blogger che oggi incarnano lo stile Lardini nel mondo. Siamo attivi inoltre sui principali social network, come Facebook, Twitter e Instagram restando continuamente in contatto con i nostri mercati di riferimento in Europa, in America e in Asia.
Crisi economica: ce l’abbiamo fatta ad uscirne?
Ce la faremo, ne sono convinto. La creatività, la progettualità, la qualità, la cultura, il processo manifatturiero, che distinguono le aziende del nostro Paese, non hanno mai smesso di essere apprezzati nel Mondo. Ma, per essere sempre più competitivi in termini di qualità e di servizio dobbiamo puntare di più su ricerca, innovazione, formazione per un prodotto rigorosamente Made in Italy.
Cos’è per voi il lusso?
Un prodotto di Alta Gamma contemporaneo e innovativo dove contenuti che provengono da una cultura sartoriale dialogano con quelli dell’informatica applicata.
Qual è un lusso che vi concedete?
Andare in barca e lasciarsi guidare dal mare.
Cosa vi fa essere orgogliosi dell’Italia quando siete all’estero?
Far parte di un territorio e di una cultura unica che tutti ci invidiano e che ci rende creativi in ogni settore. Troviamo poi alla fine sempre una soluzione.
Pinella PETRONIO