Un tempo c’era più attaccamento alla maglia. Un tempo chi faceva un mestiere continuava a farlo, per quanto poteva. Oggi – sarà, forse, colpa della crisi – le cose stanno in maniera del tutto diversa. Non sappiamo se la smania di intraprendere carriere che portano ad un luogo di approdo molto lontano dal punto di partenza dipenda dalla paura di rimanere fuori dai giochi, tra la polvere dell’oblio e della dimenticanza, o da una sincera poliedricità e voglia di sperimentarsi sempre in nuovi campi.
Fatto sta che tra la gente che “conta”, tra i famosi, facciano essi parte del mondo dello spettacolo, della musica o dello sport, si sta diffondendo sempre di più la voglia di lanciarsi in mestieri completamente diversi da quelli per cui abbiamo imparato a conoscerli. Pensiamo ad esempio a Belén Rodriguez, soubrette con il pallino per la moda che disegna da un paio di anni circa una linea di abbigliamento tutta sua (quest’estate è stata la volta della collezione beachwear in combo con la sorella). Pensiamo ad esempio a Valeria Marini, a Victoria Beckham che, smesso di cantare con le Spice Girls, si è lanciata, con discreto successo, nel mondo della moda (l’abbiamo anche vista sulle passerelle di New York). Pensiamo anche alle tante soubrette dello spettacolo che si dilettano a scrivere libri, riscoprendosi novelle Jane Austin.
E parlando di sportivi che hanno diversificato il loro business, ci viene in mente anche David Beckham, calciatore marito della sopracitata Vittoria, che ha iniziato prima mettendo un piede nel mare del fashion, per tastare come fosse l’acqua, e poi, dopo averci preso gusto, ci si è tuffato con la classe di un campione. Un po’ perché, forse, con la moda volente o nolente – data la passione della moglie – ci ha a che fare ormai da tempo. Un po’ perché Mr Posh ha un fisico talmente tanto bello da attirare l’attenzione di marchi, del lusso e della moda low cost, che l’hanno voluto come testimonial.
Così dopo avere posato in vesti discinte per molti marchi, tra cui il colosso svedese del fast fashion H&M, ha deciso di sperimentarsi come stilista e disegnare delle capsule collection. La scorsa primavera è stata la volta di una linea beachwear, ideata proprio per la catena di abbigliamento svedese, per cui aveva prima prestato il volto (e il corpo) come testimonial.
La stessa cosa è accaduta per Belstaff, la storica marca inglese di abbigliamento da moto poi diventata moda. L’ex calciatore ha posato, infatti, per la campagna pubblicitaria ad opera del fotografo Peter Lindbergh, scatti da cui è stato poi realizzato un libro dalla raffinata cover nera e dal titolo Off Road. Sempre per il marchio britannico, poi, Beckham ha disegnato una capsule collection, presentata in pompa magna, tra socialite e personalità del calibro di Madina Visconti di Modrone e Antonius Furstenberg, lo scorso 11 settembre.
Che intenzioni ha Beckham? Vuole forse mettersi in competizione con la sua dolce metà che della moda ha fatto il suo pane quotidiano? A chi ha chiesto, David Beckham ha risposto: “Per lei, le collezioni sono il focus su cui ha costruito la carriera, è la vita che ha scelto. La strada che ha deciso di percorrere al meglio. Sono molto orgoglioso di quello che sta facendo. È una donna incredibile, da Spice Girl è diventata una donna d’affari di successo e intanto sta crescendo quattro figli. Io invece ho tante cose per le mani. La moda per me è un episodio“. E ha poi aggiunto dopo una lunga pausa ad effetto: “Per ora“.
Pinella PETRONIO