Questa è la storia di Padron ‘Ntoni, del figlio Bastianazzo e della moglie Maruzza, e dei nipoti ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia, poveri pescatori di Aci Trezza, la cui unica ricchezza era la “casa del nespolo“. Questa è la storia della Provvidenza, la barca con cui aveva tentato di far fortuna con un carico di lupini, andato irrimediabilmente perduto durante una tempesta, gettando definitivamente sul lastrico la famiglia Toscano, detta I Malavoglia. Una storia detestata da molti studenti del liceo perché scorcio troppo duro di una letteratura verista, quella di Giovanni Verga, e di una Sicilia che teneva imprigionati e distruggeva chiunque cercasse di cambiare la propria sorte arricchendosi.
Un romanzo che gli appassionati di letteratura hanno amato per la forza della parola con cui vengono raccontati frammenti di vita siciliana dei primi del ’900 e che possono rivivere in quello che un tempo era un antico borgo di pescatori. Oggi è un paese, che vive molto ancora di turismo e di pesca, in provincia di Catania. Se da una parte è vero che potrete rimanere delusi dal “Porto dei Malavoglia“, diventato ormai una colata di cemento, è altresì vero che, nascosta tra le viuzze di Aci Trezza, riuscirete a vivere l’atmosfera di quel duro romanzo verghiano nel Museo Casa Del Nespolo, gestito dall’Associazione Culturale Fantasticheria, in Via Arciprete Salvatore De Maria, 15.
L’albero di nespole all’interno del cortile vi accoglierà prima di entrare all’interno della casa. Una casa umile, piccolissima, fatta solo di due stanze, che ci permette di comprendere le condizioni di indigenza e miseria in cui vivevano all’epoca. La struttura è quella tipicamente siciliana della metà del XIX secolo, con cortile, orto e ingresso caratterizzato da un arco in pietra lavica a tutto sesto.
L’interno è costituito da due sale: la prima, dedicata al film La terra trema di Luchino Visconti, raccoglie fotografie, locandine e varie testimonianze dell’omonimo capolavoro cinematografico, girato proprio ad Acitrezza. La seconda, invece, detta la Stanza dei Malavoglia, raccoglie testimonianze del mondo dei pescatori trezzoti della metà dell’Ottocento, antichi strumenti di lavoro e suppellettili della vita quotidiana. All’interno è possibile trovare alcuni preziosi documenti come le lettere di Verga al fratello Pietro e un album fotografico, contenente una raccolta di immagini scattate dallo stesso scrittore, che racchiude lo spirito verista del tempo.
Pinella PETRONIO