Che Diego Della Valle finanzierà il restauro del Colosseo non è cosa nuova.
Notizia fresca, invece, è il progetto di recupero recentemente presentato dalla SpA fondata dal patron di Tod’s, del valore di circa 25 milioni di euro. Un investimento a fondo perduto che non ha affatto danneggiato il Gruppo.
Infatti, solo poco dopo l’annuncio del coinvolgimento nel restauro i titoli azionari hanno recuperato in borsa, malgrado il difficile momento in cui versa attualmente l’economia.
I lavori sul monumento simbolo di Roma e dell’Italia intera cominceranno a fine estate e termineranno nell’arco di circa due anni e mezzo, ma durante questo periodo Della Valle ha assicurato che nessuna insegna pubblicitaria coprirà il Colosseo, che invece rimarrà libero e per nulla sfruttato per chissà quale fine pubblicitario, come invece le malelingue asserivano.
Ed è proprio per questo motivo che l’imprenditore marchigiano lavorerà da solo, senza partner: alla presentazione del progetto, il sindaco di Roma Gianni Alemanno si è dimostrato altamente soddisfatto sia per il progetto in sé che per i tempi in cui si stima il lavoro debba essere ultimato.
Ma come si coordineranno i lavori? Ben otto cantieri saranno contemporaneamente attivi per restaurare i punti più danneggiati.
Il fatto ancor più straordinario è che in questi due anni e mezzo l’Anfiteatro Flavio, che pochi sanno essere il vero nome del Colosseo, rimarrà aperto al pubblico, non arrecando alcun danno al turismo della capitale.
Al termine di questo primo lasso di tempo, l’attuale chiusura verrà sostituita con delle cancellate, i prospetti saranno restaurati, verrà creata un’area di servizi per i turisti e gli impianti verranno messi a norma.
G. D.