Un temporary store natalizio, racchiuso in una cucina della moda, quella di The Kitchen of Fashion by Antonella Bentivoglio d’Afflitto, le antiche scuderie di un palazzo seicentesco di Corso Galileo Ferraris 55, a Torino ed un evento di anima e cultura italianissima. Cosa c’entrano? Di mercatini di Natale se ne vedono tanti in giro, ma questo piemontese è stato cotto a puntino in tutti i suoi sapori per trasmettere un unico gusto di amore per la moda intesa come passione per il made in Italy, di alta artigianalità e “Km zero”.
Siamo stati alla sesta edizione di Côtè Fashion in un cortile – Shopping Christmas Preview, la mostra mercato di pezzi unici che dai cappelli alle calzature, dagli abitini ai bijoux fino ai gioielli e alla lingerie, per un’intera settimana mira a scoprire e acquistare abiti ed accessori made in Italy di trenta stilisti e maison per la loro prima volta a Torino. Unici nella loro specificità, irresistibili nell’insieme.
Il format di Côtè Fashion in un cortile – Shopping Christmas Preview è quello pensato e organizzato con estrema cura dei dettagli dalla visionaria imprenditrice torinese, napoletana di origine, Antonella Bentivoglio d’Afflitto (dal 2007 fondatrice, direttore creativo ed event manager di The Kitchen of Fashion), insieme alla collaborazione della brand hunter Tamara Nocco.
E così, nel fascino di un piccolo contenitore così raccolto da sembrare una di quelle piazze di una volta che erano luogo di incontro, di conoscenza, di scambio, il pubblico di shopaholic e negozianti ha risposto subito in maniera entusiasta: d’altronde, questa è una chiamata per chi è sempre alla ricerca di prodotti specifici e rari, quelli inseriti nel progetto del Presidio Slow Fashion International.
Per l’edizione di quest’anno, lo Slow Fashion di Torino è stato improntato sulla tutela e la difesa dei marchi d’imprenditoria femminile a filiera corta, con prodotti limited edition a Km zero, “intendendo per km zero quei brand della moda e quelle collezioni prodotte in differenti località italiane che per numero di pezzi difficilmente arrivano in altre città e non sarebbero conosciute e comprate da gran parte di pubblico” – ci spiegano dalla fucina di “The Kitchen”, che abbiamo incontrato sottoponendo all’organizzatrice qualcosa di più del progetto.
Chicche della creatività di nomi emergenti, ma davvero promettenti, come quelle di Lievre e la Tortue, Alessandra Biagioli, Roberta Guercini e Pièces Uniques, brand specializzati nella realizzazione di abiti sartoriali, manageriali, sempre tres chic.
Oggetti rari come quelli scaturiti dalle mani di Isabelle Cochrane – suoi i foulard gioiello in seta pregiata -, come i bijoux tratti dai kimono e dai francobolli giapponesi di Clizia Ornato; o ancora i monili di Alessandra Libonati, della ceramista Patrizia Pompeo (due sue “sculture da indossare” sono esposte a Palazzo Pitti, a Firenze) o i serpentelli della fashion designer americana Suzanne Werso.
Senza dimenticare le calzature di Gaetano Perrone; le borse a pezzi unici in cuoio tinto vegetale e in vero cocco fatte a mano di Ginandrea (che ci tengono a far sapere che anche i mezzi usati per la creazione sono definitivamente a impatto zero), e le T-shirt Vita, dal nome della nonna ultraottantenne della campagna fiorentina che con dei pennarelli e tanta fantasia ha messo a punto la sua prima creazione di magliette fantasia.
Tanti deliziosi esempi di imprenditoria femminile al passo con i tempi ma attenta alla preziosità delle materie prime e del prodotto finito “come si faceva un tempo”, collocati in un contesto elegante e sobrio in cui i prezzi sono quelli da filiera corta – e quindi non penalizzati dai rincari dei negozi – e le storie sono quelle di una Penisola intera creativa e desiderosa di fare del bello.
Tanti dettagli da regalare (o regalarsi) che saranno qui e solo fino al prossimo sabato 26 novembre, all’interno di “un evento dove ogni pezzo prende valore dai pezzi degli altri, creando quel mix così importante per una donna “lego” che si veste oggi un po’ a pezzi come nel gioco del Lego; un pezzo vintage, un acquisto in un viaggio, un capo di un brand importante, un acquisto al mercatino, una gonna rimessa a posto dalla sarta…. Questa la donna che chiamo Lego, quella stessa che oggi è felice di acquistare in una scatola magica, dove tra un biscotto, una tisana e un caco mela e un mandarino offerti in dono di T18”.
Una donna Lego in cui si rispecchiano molte fashioniste e icone di stile, di sempre.
E ha ragione Giulia Rossi, ufficio stampa della manifestazione, e “Se Jackie Kennedy passa da Torino”…
The Kitchen of Fashion – “Cote Fashion in un cortile”
c.so Galileo Ferraris, 55, Torino
lunedì 21 a sabato 26 November 2011
Dalle ore 10,30 alle 19,30
Tel. 011. 5612339
Paola Perfetti