di Paola PERFETTI
L’eleganza per l’uomo del prossimo autunno inverno 2012 2013? Passa anche dalla moda sportiva. Purché sia sartoriale, creativa, artistica.
A dircelo è la maison Boglioli che, extra sfilate della Settimana della Moda Uomo di Milano e presente al White di via Tortona, ha mostrato al grande pubblico la linea firmata da un enfant prodige del fashion nipponico. Qualcuno lo conoscerà già per la firma “TS” o “ts(s)”, ma per tutti il suo nome è Takuij Suzuki.
Una laurea in Fashion Design al Kawasaka Design Institute; una professione in forte ascesa come freelance stylist; oggi Suzuki è mentore della Collezione Sportswear Boglioli, una linea ispirata al work-wear giocata per lo più su giacche confortevoli e dai fit asciutti dove domina la ricerca su materiali, stampe, tagli. Sempre all’insegna dell’alta sartorialità.
Lana e cashmere giocano con le asimmetrie dando vita ad una serie by Suzuki composta da cinque capospalla, due cappotti e tre giacche, dove è la soluzione a tasche svasate a destare il mio Mayre interesse.
Ma non solo.
In una bella infilata una dietro l’altra, intravedo l’ultima serie di giacche classiche by Boglioli. Dall’alto si domina l’intero padiglione del White in cui è inserito lo stand, in posizione sopraelevata. Ed anche qui, ovviamente, è il blu a farla da padrone, “sebbene l’inverno lascerà spazio a tanti altri colori”, ci garantiscono dalla maison.
E’ proprio il colore a fare da trait d’union fra i tanti progetti Boglioli pensati per questo autunno inverno come il prossimo…
Dopo essere stato ospite della Biblioteca Ambrosiana, infatti, il brand è approdato nella elegantissima libreria-galleria dell’Accademia di Belle Arti di Brera dove l’art director/ stylist Takafumi Kawasaki e il fotografo Jonathan Frantini hann raccontato il mondo Boglioli in Blu from Japan.
Il colore più significativo del brand e il riferimento all’Oceano sono dunque i due ingredienti-base di un’intesa impersonificata dal modello (aspirante attore) Daisuke Ueda, bellissimo nei completi Boglioli con cui è stato immortalato a inizio anno su una spiaggia di Kujukuri, “lambita dal blu dell’oceano Pacifico” – precisano dalla maison.
Il mare d’inverno, i blu delle giacche, e l’installazione cromatica fatta della serie di capispalla appesi come opere d’arte lungo tutta la navata della sala di lettura della libreria: sono queste le storie raccontate dalla maison, in oMay alla propria tradizione di panni lana, cachmere, misto lana e seta. Una storia fatta di eleganza e di affinità elettive, con il Giappone, con la pulizia, con il design. Una tradizione che vorremmo continuare a raccontare ancora a lungo.
Immagini su gentile concessione della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano