Povero ragazzo. Il 2012 per Fabrizio Corona sembra proprio essere iniziato con il piede sbagliato e proseguire ancora peggio.
L’ex re dei paparazzi, infatti, non solo ha dovuto subire l’onta di essere stato scaricato in mondovisione da Belén Rodriguez che a lui, virile e tatuato masculo siculo, ha preferito un efebico – seppur ben dotato (parlano le eloquenti immagini di lui in costume) –, ragazzino in calzamaglia, adesso è anche in attesa di pagare il suo conto con la giustizia italiana.
L’ex fidanzato di Belén (eh, sì perché adesso è così che viene appellato) arrestato ormai nella notte dei tempi (si parla del 2007) con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, nell’ambito dell’inchiesta Vallettopoli, ad opera di “un talebano di nome Woodcock”, è stato condannato ai domiciliari in attesa di giudizio.
Ora, trascurando il fatto che all’epoca dei fatti Corona è stato messo brutalmente dentro, benché fosse solo indagato, mentre presunti assassini vagano in libertà e nemmeno tanto vigilata, qualche giorno fa per l’ex re dei paparazzi, a cui è stato dato il veto di uscire da casa tra le 21 e le 7 del mattino (manco fosse il Conte Dracula), è scattata un’altra indagine per violazione delle prescrizioni collegate alla sorveglianza speciale.
Il motivo? Una birra fuori con gli amici dopo le nove di sera. E’ vero che il nostro non è certamente uno stinco di santo, non si spiegherebbero altrimenti le innumerevoli condanne che gli pendono sulla testa. E’ vero anche che se lex dura lex, pur sempre lex è, ma non è un po’ esagerato considerarlo addirittura “pericoloso per la sicurezza e per la pubblica moralità”? Cosa volete che faccia? Che vi minacci con un paparazzo munito di Reflex? Che vi sguinzagli il Maurizio Sorge dell’ultim’ora alle calcagna? Suvvia.
A noi sembra piuttosto che Fabrizio sia diventato, o forse sia sempre stato, un capro espiatorio. Anche perché diciamocelo apertamente, la compravendita delle foto da parte dei personaggi famosi che pagano perché non vengano pubblicate foto scomode e compromettenti è una pratica che esiste fin dalla notte dei tempi, fin da quando Kennedy e Marilyn Monroe amoreggiavano all’insaputa (o forse no…) di Jackie O.
Che lui poi faccia del suo per fare parlare di sé è pur vero, altrimenti sul litorale della Versilia, allo stop della polizia, che gli intimava di fermarsi per eccesso di velocità, si sarebbe fermato e non avrebbe dato vita ad un inseguimento con gli agenti, che nemmeno Bonnie e Clyde.
Il risultato? Un fermo di tre ore, ritiro della patente per guida pericolosa all’amico che guidava e idem per lui (che stavolta non era al volante) a cui è stata sospesa per un precedente provvedimento.
Non stiamo qui a giustificarlo, certo. Sappiamo benissimo che le scorribande dei pirati della strada hanno mietuto e mietono ancora vittime. Ma quello che pare evidente è che ormai Corona sia visto come il Male dei nostri tempi e, lo sappiamo bene tutti, i mali sono ben altri. Magari ai piani più alti.
Pinella PETRONIO