Gli italiani, popolo patito di scarpe. Meglio se artigianali. Meglio se fatte nei distretti calzaturieri D.O.C.. Come Vigevano.
Gli amanti del lusso non stenteranno a sciorinare nomi a profusione sul tema, ma forse non tutti sono sempre aggiornati sugli ultimi ritrovati dello shopping à-portér. Per esempio: chi può dire di saper usare uno store locator per individuare il negozio del cuore più vicino alla propria maison? Chi si può definire veramente ferrato sulla storia e le tendenze del brand dei desideri? Tutte queste e molte altre risposte le abbiamo avute da Francesco Moreschi, Consigliere Delegato Moreschi SPA.
MORESCHI IN UNA STORIA. Cavalchiamo gli anni. In principio fu il “Calzaturificio Morres”. Nato nel 1946 da un’intuizione di Mario Moreschi con la caratteristica di azienda artigiana a struttura familiare che cammina spedita nel business dello sviluppo del distretto industriale vigevanese, rispetto al quale si muove in parallelo, nel 1957 l’impresa arriva al successo grazie all’ingresso in azienda di GianBeppe Moreschi, figlio di Mario.
Il 1963 è l’anno ufficiale della fondazione della “Moreschi” con l’ormai iconico logo (due scarpe da uomo stilizzate, nero su bianco) ideato dal grafico milanese Angelo Gabriele Fronzoni. Anni ’80 e ’90: è il turno della terza generazione Moreschi: Stefano – nella parte commerciale; Mario – dietro ai processi produttivi; Francesco – al marketing e la comunicazione.
OGGI MORESCHI vive e produce all’interno di un nuovo polo produttivo eccellente ora per il prodotto finito, ora per l’attenzione all’ambiente, ora per i servizi offerti ai suoi dipendenti. Immerso in 20 mila metri quadrati destinati all’area verde, il polo comprende un factory outlet e una nursery per i figli dei dipendenti, “a testimonianza dell’attenzione continua dell’azienda al proprio Capitale Umano, che rappresenta la risorsa più preziosa per realizzare un prodotto artigianale” – ci dicono orgogliosi da Vigevano e vanta 400 addetti alla lavorazione, circa 300 mila paia di scarpe all’anno prodotte nel rispetto della costruzione artigianale (per intenderci, sono 35 i punti tesati ad uno ad uno da esperti mastri artigiani per la inconfondibile tomaia e ci vogliono dai 250 ai 300 passaggi manuali per la realizzazione di una scarpa Moreschi, procedure di taglio manuali, così come per i mocassini iconici della maison). Quest”anno, ancora sotto la Presidenza di GianBeppe Moreschi, la maison ha fatturato 38 milioni di euro con investimenti che già si stanno rivelando strategicamente propizi nell’ambito retail, della vendita online, della comunicazione.
Ne parliamo con Francesco Moreschi.
Dalla Piazza di Vigevano a quella virtuale: perché anche voi che siete un’eccellenza sartoriale vi siete lanciati con l’e-store?
L’innovazione è uno dei valori del nostro Brand da sempre; oggi, con il supporto delle nuove tecnologie possiamo offrire ai nostri clienti l’opportunità di vivere online un’esperienza in linea con quella che offriamo ai nostri clienti quando entrano nelle nostre Boutique. La boutique on-line darà una Mayre apertura alla nostra rete di distribuzione, che conta 5 flagship store in Italia, negozi monomarca in 25 città e la presenza in diversi multibrand nel mondo.
Quali sono le previsioni di crescita, attraverso questa strategia?
Abbiamo stimato una crescita del 10% per l’anno in corso, che prevediamo di raggiungere attraverso lo sviluppo della strategia di penetrazione commerciale e l’apertura di negozi monobrand e shop-in-shop nel mondo.
Anche lo showroom di Milano come elemento di una strategia di riposizionamento del brand? In che modo?
Le nostre collezioni avevano bisogno di uno spazio prestigioso che ci permettesse di mostrarne al meglio l’artigianalità, l’eccellenza e l’eleganza; ora finalmente ogni singola calzatura può esprimere al massimo il proprio potenziale.
Gli italiani non rinunciano alle scarpe, e gli stranieri? All’estero quali sono i vostri mercati e quali sono gli obiettivi di quest’anno?
Siamo presenti in moltissimi Paesi – in Europa, Asia, Medio Oriente, Africa. Tra gli obiettivi del 2012, lavoreremo allo sviluppo dei mercati emergenti senza dimenticare il consolidamento dei mercati che consideriamo maturi.
Chi sono i migliori buyer del mondo per Moreschi?
Senza ombra di dubbio, i businessmen che viaggiano per lavoro e che ricercano costantemente un prodotto nel quale ritrovare valori importanti: 100% Made in Italy, lavorazioni artigianali, ricerca dei materiali, tradizione e innovazione allo stesso tempo.
Oggi il mondo Moreschi annovera un ampio assortimento: calzature, abbigliamento, pelletteria e accessori, rivolti ad un consumatore sofisticato, capace di apprezzare dettagli e lavorazioni raffinate, dal design contemporary-chic, elegante e ricercato.
Tendenze di stagione: cosa non perdere e quali sono gli intramontabili di Moreschi
La collezione Moreschi Uomo Autunno-Inverno 2012-2013 presenta modelli in vitello rovesciato, montone, cavallino. Forme contemporanee, scelte stilistiche creative abbinate a una vasta scelta di pellami. Tutti i materiali sono stati magistralmente tagliati per creare polacchini, francesine e mocassini made in Vigevano. Le francesine tricolor sono ormai un classico vincente per l’uomo Moreschi. Per la collezione Donna ci siamo ispirati agli archivi del passato, reinterpretando in chiave iper-femminile le esclusive lavorazioni artigianali tipiche dell’azienda – dalla cucitura Mambo su zeppe e stivali, per sottolineare l’abbinamento di pellami diversi, alla foratura all’inglese. Forme sofisticate e grintose per un perfetto mix di eleganza ed energia. L’icona della donna Moreschi è sicuramente la decolletè Mambo.
Paola PERFETTI