I linguaggi che arte e moda hanno a disposizione sono infiniti, così come i Paesi e i buyer internazionali che fanno girare la matassa del fashion business.
Per questo motivo, e con una mossa che dire strategica è dire poco, i promotori di Pitti Immagine hanno aspettato che la fiera della moda di Firenze fosse alle porte per lanciare una nuova piattaforma business in lingua giapponese.
Non è certo un caso: quello nipponico è infatti il più importante mercato di riferimento per le aziende presenti ai saloni.
Tradurre e-Pitti.com nei loro ideogrammi, dunque, sarà cosa utile e speriamo produttiva per implementare il coinvolgimento dei buyer asiatici.
Ma quali trasformazioni vedrà attuarsi il www della fiera del fashion fiorentino?
Pochi giorni a precedere l’inaugurazione di Pitti Uomo 82 e Pitti W 10 e Pitti Bimbo 75, i progettisti del sito accenderanno le versioni aggiornate del progetto in lingua inglese (default), italiano, giapponese, come spiega Francesco Bottigliero, “capo cantiere” di e-Pitti.com: “Abbiamo coinvolto tutte le aziende che presentano in fiera ma non tutte hanno aderito a questa iniziativa. Noi crediamo molto nelle potenzialità di questa versione virtuale delle manifestazioni sempre più vicina alle esigenze dei buyer d’oltre frontiera. […] Per le edizioni di January abbiamo prodotto più di 65.000 fotografie e 1.200 video”.
Dalla prossima edizione di luglio, poi, anche Pitti Filati avrà una nuova veste.
“Dopo una versione pilota con soli 5 stand online e ben 1.500 accessi abbiamo capito che era arrivato il momento di inserire online anche questa fiera […] In tre anni abbiamo stimato investimenti web per 1,5 milioni di euro . Crediamo molto nelle potenzialità della rete e speriamo in futuro che tutte le aziende espositrici aderiscano al progetto. Per questa edizione dei saloni (Uomo, W, Bimbo, Filati) su circa 1700 espositori abbiamo già avuto quasi 1000 (ad oggi sono 976) riscontri positivi e ci auguriamo di raggiungere quota 1200” – ha dichiarato Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine.
e-Pitti.com, di fatti, è un sito dedicato ai compratori certificati da Pitti Immagine: grazie all’aggiornamento continuo di foto, riferimenti, video, testi, gli internauti avranno ancora di più la possibilità di rivivere l’esperienza provata in fiera e quindi godere di una fruizione virtuale che – obiettivamente – non li allontani dai loro progetti di investimento nel mercato italiano.
Insomma, la vetrina a fil di rete è di certo un ottimo strumento per accentuare le opportunità di business. Poi, per toccare con mano i filati, è sempre un piacevole dovere concedersi una tappa nel Belpaese, no!? Così i giapponesi avranno da portare a casa qualcosa di nuovo, oltre che la solita immagine del David di Michelangelo.
Paola PERFETTI