Da Taranto alla Grande Mela. Di carriera ne ha fatta Pasquale Natuzzi, guida storica dell’omonimo Gruppo che oggi include i marchi Natuzzi, Italsofa, Editions.
Era il 1959 ed aveva solo 19 anni quando decise di aprire il suo primo laboratorio artigianale in Puglia insieme a tre collaboratori, e lì presero forma i primi divani e le prime poltrone di un brand di portata universale, anche se pur sempre dal carattere familiare.
Di made in Italy, allora, ancora non si parlava di certo, così come agli inizi si trattava di un piccolo mercato locale, ma quelli furono i primi passi di un successo radioso e mondiale al quale oggi, dopo tanti anni, hanno voluto rendere onore alcuni fra i Mayri esponenti del settore dell’arredamento statunitense, i membri della Anti-Defamation League.
“Il premio alla carriera che la ADL ha voluto assegnarmi mi onora e mi emoziona” – è stato il commento dell’insigne protagonista – “E’ un riconoscimento che testimonia quanto siano importanti i valori che sono alla base della nostra azienda e su cui abbiamo costruito la nostra leadership nel mondo: l’amore per il lavoro, l’integrità, la trasparenza, la legalità, il rispetto per le persone. Un rispetto universale, senza distinzione di ruolo, di sesso, di etnia e di classe sociale. E’ per questo che voglio dedicare questo premio a tutti coloro che l’hanno reso possibile: la mia famiglia, i miei collaboratori nel mondo, i nostri clienti e più in generale tutti coloro che in questi 52 anni di storia hanno dato il loro contributo alla nostra attività di impresa“.
Perché questo riconoscimento? Per scoprirlo è necessario fare un passo indietro e andare al 1913, quando la Anti-Defamation League venne fondata negli Stati Uniti per “fermare, per mezzo di appelli alla ragione ed alla coscienza e, se necessario, rivolgendosi alla legge, la diffamazione nei confronti degli ebrei“.
Da allora la ADL – questo è l’acronimo ufficiale – si impegna ad assicurare “la giustizia ed un equo trattamento a tutti i cittadini, indistintamente, combattendo ogni forma di fanatismo, difendendo gli ideali democratici e la tutela dei diritti civili per tutti” e a premiare, proprio attraverso questo premio alla carriera, “coloro che si sono distinti nel proprio lavoro, migliorando e valorizzando le relazioni tra i collaboratori, i clienti, e tra tutte le persone che sono coinvolte nelle attività dell’impresa.”
L’azienda fondata e ancora oggi sorretta da Pasquale Natuzzi è risultata dunque una delle più interessanti per l’impegno dimostrato non solo nell’ambito del proprio settore di attività, ma anche nei confronti delle comunità in cui operano e a favore dell’umanità.
Oggi, infatti, il Gruppo con sede a Santeramo in Colle (Bari) impiega 6700 collaboratori di 26 diverse nazionalità. A livello mondiale può vantare ben 738 punti monomarca, uffici commerciali in tutto il mondo (come in Usa, Cina, India, Brasile, Giappone, Russia, Regno Unito, Spagna e Belgio); una presenza in 123 mercati e una specializzazione nel design, nella produzione e nella vendita di una vasta collezione di poltrone, divani e complementi d’arredo, leader mondiale nel settore dei divani in pelle, che solo l’anno scorso ha raggiunto una quota di fatturato di 518,6 milioni di euro.
Congratulazioni e grazie per questo bell’esempio di made in Italy nel mondo.
Paola Perfetti