Parigi, 1905. Un disegnatore di bauli lancia un’insolita sfida al più celebre prestigiatore dell’epoca, Monsieur Houdini: liberarsi dalla cassa a cinque scatti da lui ideata. Luogo della sfida: l’Alhambra di Parigi, dove in quel momento Houdini si esibiva. Il prestigiatore accetta la sfida, anche se le non ci è dato sapere chi alla fine l’abbia spuntata. Basti sapere che il famoso disegnatore di bauli era un certo George Vuitton, figlio del celebre Louis, che a metà ‘800, proprio nella ville lumière, aveva dato inizio all’impero che oggi conosciamo.
E Vuitton ha deciso di rendere oMay alla magia e all’arte circense, da sempre legati a doppio filo con la maison francese, trasformando in occasione del Natale le sue vetrine in veri e propri palchi da circo. Ecco allora spuntare funanboli improvvisati, atletici trapezisti e coloratissimi giocolieri. Lasciatevi sedurre dai prestigiatori, dai domatori di elefanti e dai clown che faranno capolino tra le boutique Vuitton delle più grandi metropoli europee e non solo fino a fine 2011.
All’inizio del ’900, le grandi stelle dell’universo circense avevano scelto proprio Louis Vuitton per commissionargli grandi bauli da viaggio, che rivestivano una doppia funzione: da un lato, erano destinati a trasportare gli effetti personali degli artisti, dall’altro, diventavano veri e propri strumenti di scena nei numeri di magia, di illusionismo, e di prestigio. Qualche esempio? I bauli realizzati nel 1911 per Mimo Kita, O nel 1929 per Folies Wagram, e ancora, quelli forniti a Robert Wilson prima della guerra del ’14-’18. Ad Asnières, inoltre, nel padiglione vicino alla residenza e all’Atelier Vuitton, avevano preso dimora i proprietari del famoso Circo Rancy. Come dire, il circo era di casa da Vuitton.
Alessia Casiraghi