Sarei quasi pronta a scommettere che se dici moda italiana nel mondo il primo nome che viene in mente è quello di Giorgio Armani. Conosciuto, non a caso con l’epiteto di Re Giorgio, il designer italiano è noto ovunque per le sue creazioni eleganti e raffinate, per il suo stile senza tempo, che ha fatto e fa sognare le donne che bramano possedere nella vita almeno un abito firmato da lui. Re, dunque, della passerella ma non solo. Il marchio infatti continua a mietere successo dopo successo.
L’azienda che fa capo allo stilista ha, infatti, chiuso il 2011 con un fatturato di 1,8 miliardi di euro in crescita del 13,6% rispetto agli 1,6 miliardi dell’anno precedente, mentre l’Ebit si è attestato a 281,8 milioni di euro in aumento del 23,2%.
“Gli eccellenti risultati archiviati nel 2011, sia in termini di fatturato che di marginalità, confermano che le nostre strategie sono state vincenti anche in un periodo di incertezze come quello attuale. Sulla base di questi dati, confermiamo il piano strategico a lungo termine, ma rimaniamo cauti sulle stime per il 2012, anche se nel primo trimestre i ricavi sono aumentati a doppia cifra sia a livello wholesale sia nel retail” dice Giorgio Armani.
In un periodo di crisi economica ed incertezze sul mercato, l’azienda italiana continua a crescere non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche e soprattutto nel mercato asiatico, in modo particolare in Cina dove i ricavi registrano un forte aumento che per il 2011 si attesta al +45% sull’esercizio precedente.
Continua lo stilista italiano: “La nostra liquidità ha registrato un nuovo record, pur avendo il Gruppo continuato a investire nella rete distributiva”. Nonostante una spesa per investimenti pari a 89 milioni di euro, infatti, la liquidità netta è passata da 604 milioni di euro a 643 milioni, grazie al programma di investimenti rivolto all’espansione della rete distributiva che, con oltre 100 nuovi punti vendita nel 2011, conta oggi 2.125 punti vendita nel mondo.
Pinella PETRONIO