di Paola PERFETTI
La camminata più famosa e contagiosa al mondo? Quella del Moonwalk di Michael Jackson.
Un lusso rifarla U-GU-A-LE , soprattutto calzando un paio delle sue scarpe più fashion. Lo sapete che anche il mito dei Jackson 5 sceglieva italiano? Negli anni Ottanta indossava un paio di stivaletti Moreschi in nappa e struzzo con tacco 45. Un must-to-have di quegli anni.
Oggi, e soprattutto per il prossimo autunno inverno 2012 2013, però la moda della maison non sceglie Jacko bensì opta per i Fab Four: sì, l’intramontabile mondo dei Beatles.
Arrivando al fatidico anno 1969 e quasi inneggiando a “Let It Beatles”, a Pitti Uomo 2012 Moreschi propone una collezione di polacchini intitolata alla via più celebre di Londra, alla copertina più famosa nella storia della pop music, alla camminata più imitata e importante nella storia della Stile.
Come quale? L’attraversamento pedonale dei Fantastici 4 di Liverpool davanti alla loro casa discografica londinese. In Abbey Road.
Ok, non indossavano un paio di polacchini, ma con quella puntina traforata all’inglese, quella nappa marrone, e quello stile in vitello rovesciato in pieno stile anni Settanta l’effetto English Style è pressoché centrato anche dalla maison Moreschi.
Il suo uomo autunno inverno 2012 2013 indosserà omonime scarpine che sono state costruite con fondo in gomma (la casa di moda garantisce essere ipermorbido), foderate all’interno in pelo di montone.
I polacchini Abbey Road by Moreschi sono “un oMay alla band che negli anni Sessanta ha rivoluzionato la musica, la moda e il costume e che ancora oggi influenza sogni, fantasie e ispirazioni in tutte le forme d’arte” – ci spiegano dalla casa di moda.
D’altronde, Moreschi, la musica ce l’ha proprio nel cuore.
Sempre negli anni Settanta Moreschi “riforniva” di stile il cantatore blues Johnny Cash. Cosa si metteva ai piedi? Un paio di stivaletti neri Moreschi! E pensate che uno di questi – addirittura autografato sulla fodera interna – venne venduto all’asta per oltre 4mila dollari.
Va bene, non pretendiamo tanto per questi Abbey Road, ma per gli uomini che hanno lasciato il cuore a quegli anni e a quell’epoca è un gran bel ritorno, non vi pare?