di Alessandra GILARDI
Io sono cresciuta con le fotografie stampate e gli album fotografici… adesso è tutto virtuale.
Ora il book o l’album è solo quello di un servizio fotografico di aspiranti modelle che peregrinano a mostrarlo a tutte le agenzie di casting .
Era un piacere che ci si ritagliava, da soli o in compagnia di amici, un momento di relax o il desiderio di riappropriarsi di una emozione o di un ricordo quello di sedersi e sfogliare le fotografie, indugiando sulle pagine e arricchendo lo scorrere degli scatti colti di commenti e osservazioni. Adesso le abbiamo su chiavette e pc.
Sicuramente ne abbiamo una quantità Mayre visto il risparmio di scatti sul rullino, ma a mio parere non è la stessa cosa, la vecchia foto che si tocca fa la differenza…
Forse per le nuove generazioni questo discorso non regge nemmeno abituati a vivere nell’era informatizzata, ma noi che apparteniamo un pochino all’ “età di mezzo” non possiamo esimerci dal fare questi confronti.
Ora mi accorgo che ho il doppio delle fotografie che hanno riempito i miei album ma per rivederle non basta sfilare l’album dallo scaffale e con una bella tazza di latte pronto in mano, sedersi e, con aria divertita e malinconica, sfogliarlo sul divano… ora la sequenza dei gesti è più lunga e davvero meno comoda…Ha perso in ritualità.
In tempo di crisi anche il risparmio sulla stampa dei rullini è oro, ma come sempre accade andiamo un po’ a perderci in qualità del senso della vita.
Secondo me erano molto più cool sfogliare un album cartaceo di fotografie…
Come mai i momenti importanti della vita di passaggio coma ed esempio il matrimonio hanno ancora degli album cartacei?
Quando andate a prendere quelli delle vostre mamme o nonne, non provate un senso di nostalgia?
Certo è la tecnologia che ora fa da padrona e che ci permette di mostrare le foto dell’ultima vacanza anche durante un aperitivo in un locale della movida milanese, ma era davvero quello il momento per gustarsele?
Ma soprattutto le foto come mezzo di vanto di una beltà personale da caricare su facebook o come momento intimo di una esperienza e di un ricordo che contribuirà ad arricchirci personalmente?…
Lo lascio giudicare a voi…
Cool: album delle fotografie
Kitsch: foto “virtuali”
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