di Enrico MASSERINI e Davide MAPELLI
Caro papà, questa volta il regalo te lo faccio io! Già, almeno una volta all’anno i papà hanno il lusso di ricevere anziché dare. Solo per questo giro la festa è loro! Raccomandazione: evitate (sempre in nome delle eccezioni) di cadere sul solito gadget elettronico almeno a questo turno, tanto ogni occasione è buona per lo smartphone, ogni mese abbiamo la nuova tavoletta, magari in questo momento alcune son già in commercio da Natale e, non sia mai, si attende la prossima uscita fra un paio di settimane… Riscopriamo gli antichi sapori della tradizione, una volta all’anno…
Noi ovviamente scherziamo e cerchiamo di sdrammatizzare l’ansia da regalo che ogni qualvolta si profila una ricorrenza importante assale tutti noi che dobbiamo onorarla. Ci prendiamo gioco ovviamente anche dell’incubo da nuova uscita che coinvolge praticamente tutti i settori del consumo e il riferimento alle comunicazioni mobili non è del tutto casuale: da grandi fruitori di queste diavolerie soffriamo appena scorgiamo in qualche pagina web il famigerato “nuovo modello” perché passeremo la notte seguente insonni a contrattare su e-Bay l’acquisto all’altro capo del mondo
Rivolgiamo quindi lo sguardo a qualcosa di più tradizionale, poetico e, consentiteci, che duri più di sei mesi.
Papà viaggia e fa sport? Sì? Bene, allora prendiamogli un bell’Hamilton Khaki UTC, raffinato orologio dai sapori d’antan con datario e ore del mondo, impermeabile fino a 300 metri. Guardando il quadrante anticato si ritrova tutto il gusto della strumentazione degli aerei anni Trenta e Quaranta, con indicazioni chiare a contrasto e diverse scale: 24 ore con lancetta specifica, binario ore e minuti, minuti registrabili per le immersioni. La chicca sta nel sistema a doppia regolazione dei minuti e delle città comandati da due corone specifiche. In immersione si regola il disco dei minuti che ci consente il calcolo del tempo trascorso sott’acqua, ma nel mentre, se non si vuol perdere di vista il secondo fuso, possiamo regolare il disco sottostante che riporta tutti i codici IATA (ovvero i codici aereoportuali) delle città di riferimento in modo da far comparire nella finestrella la sigla esatta della stessa di cui si legge il tempo sul binario delle ventiquattro ore. Un sistema semplice quanto ingegnoso che dà a questo modello la classica marcia in più, specialmente se si considera che costa quanto un I-Phone ma invecchia molto più lentamente.
Papà ama lo sport visto in poltrona e si esalta per le gare di ogni genere? Ma allora dobbiamo tenerlo occupato con i cronometraggi! Niente è più opportuno di un bel cronografo con funzione fly back: e non parliamo certo di un orologio qualunque, parliamo di Breguet! Il Type XXI è prima di tutto un Breguet e come tale un orologio destinato a durare nel tempo e, chi lo regala, in questo caso potrà averlo in eredità tra cent’anni. Appartiene a una lunga stirpe di segnatempo fortemente voluti dalla marina francese a metà del secolo scorso per scandire i decolli dei velivoli dalle portaerei, evolutasi ai giorni nostri nel movimento, ora automatico, nella cassa, di diametro più generoso e, da quest’anno, nel materiale impiegato, titanio con lunetta sessagesimale laccata nera. Il quadrante nero opaco informa papà sui cronometraggi dei suoi idoli dalla frazione di secondo alle ore e, se occorre, è in grado di far ripartire da zero il conteggio con una sola pressione sul pulsante al quattro, fly back appunto. Se avete dei dubbi sulla sua matrice di purosangue Breguet non vi resta che osservare la carrure cannelé, autentica firma delle casse della Maison. Beato questo papà…
Papà non c’è mai? E’ sempre sommerso di lavoro ed appuntamenti che a malapena ricorda? La sua agenda elettronica non trilla abbastanza per ricordare le sue scadenze? OK, affrontiamo il problema di petto, anzi, di polso: scegliamo il Tudor Heritage Advisor. Tempo addietro gli orologi con sveglia o allarme meccanica (memento) hanno avuto un notevole successo, poi l’avvento di nuove e più efficienti tecnologie li hanno mandati nel cassetto. Recentemente questa tipologia di complicazione si sta prendendo una buona dose di rivincita, comparendo sempre più di frequente nei cataloghi delle grandi case e ai polsi di chi vuole assaporare il gusto retrò di un trillo meccanico. Tudor ha ridato lustro ad un modello particolarmente riuscito degli anni Cinquanta, proponendolo aggiornato nelle dimensioni e nel movimento, ora automatico con l’aggiunta del datario. Per il resto l’impostazione è sostanzialmente identica: una cassa tonda in acciaio dalle anse morbide ed allungate che abbracciano a scelta un cinturino in cocco oppure un solido bracciale, un quadrante argenté essenziale su cui scorrono eleganti lancette dauphine, la data nel quadrantino al sei, gli indicatori di riserva ed allarme inserito rispettivamente al tre ed al nove. Oltre alle due classiche corone caratteristiche degli “svegliarini” abbiamo un robusto pulsante all’otto per l’inserimento della suoneria. Che papà possa sentire il suono e la vibrazione del suo polso questa volta?
Ma se alla fine al nostro caro papà interessasse solamente sapere che ore sono guardando un bell’orologio? Va bene, lo ammettiamo, ci siamo lasciati prendere un poco la mano, ma torniamo all’essenza dell’orologio e regaliamo l’Hublot Classic Fusion. La Casa in questione non ha certo bisogno di presentazioni: Hublot ha creato il connubio orologio di classe/caucciù, Hublot è diventato l’orologio dei Re, Hublot ad inizio anni Ottanta è stato uno dei fenomeni del settore che ha rilanciato l’orologio di pregio dopo i tempi duri degli anni Settanta; Hublot, aggiungiamo noi con malcelato orgoglio, è una grande storia di successo firmata da un italiano: Carlo Crocco. E questo Classic Fusion contiene e mantiene tutte le peculiarità storiche del marchio: il design elegante ed inconfondibile di una cassa integrata che trova il suo perfetto compimento nel leggendario cinturino in caucciù nero magistralmente intonato con il caldo oro rosso che lo avvolge. Il quadrante, anch’esso nero, è estremamente essenziale, ornato unicamente dalle tre lancette fondamentali e da un datario ad ore tre molto discreto nel suo apparire, per mantenere intatta tutta la magia di questo segnatempo senza età.
La Festa è alle porte ma se le premesse son queste non saremo certo impreparati. Auguri, papà!