Ancora una volta il tam tam sulla rete ha avuto ragione. Stefano Pilati, orfano di Yves Saint Laurent di cui era alla direzione creativa dal 2004, ritorna in patria e viene accolto dalle braccia della famiglia Zegna.
Il designer milanese, un po’ a sorpresa (molti lo volevano come ghost creative director da Giorgio Armani), accetta la sfida di ricoprire il ruolo di head designer alla guida di Agnona, linea femminile della storica maison di moda, da più di cento anni sinonimo di eleganza declinata al maschile, che in un perido storico ed economico non propriamente facile, ha deciso dunque di investire con decisione nel settore della moda donna, puntando su un nome pluri blasonato.
Oltre a essere direttore creativo di Agnona, Pilati sarà anche head of design della Ermenegildo Zegna Couture collection. Contrariamente, dunque, a quanto vociferato la poltrona di Paul Surridge, attuale direttore creativo di Z Zegna, non sarebbe a rischio.
Entusiasta del nuovo acquisto si dichiara Gildo Zegna, amministratore delegato del Gruppo Zegna, che così esprime la sua soddisfazione: “Sono onorato dall’arrivo di Stefano, per il gran talento, l’inestimabile esperienza e lo straordinario entusiasmo che porterà con sé nel nostro gruppo. Abbiamo piani ambiziosi per Agnona e sono fermamente convinto che sotto la sua guida creativa saremo in grado di sviluppare questo piccolo gioiello in un brand globale“.
Prosegue l’ad: “E’ da tempo che stiamo sviluppando il brand nel fashion, con l’arrivo di Stefano saremo in grado di coniugare la nostra tradizione sartoriale e la nostra leadership nell’utilizzo di materiali innovativi con una nuova visione della moda maschile“.
Bentornato a casa, Stefano. La moda italiana sentiva la tua mancanza.
Pinella PETRONIO