di Caterina DAMIANO
Vacanze green o brivido nella savana? Se avete voglia di avventura e siete nati per stare a contatto con la natura, è ora di considerare un’alternativa davvero interessante per quel periodo in cui avevate progettato di prendere le ferie e dedicarvi ad un viaggio: il safari.
Senza dubbio ne avete sentito parlare mille volte, e l’idea vi ha stuzzicati, ma non avete ancora preso una decisione, dunque ecco qualche informazione per farvi fare il passo decisivo, ma senza essere impreparati.
I tipi di safari sono tutti diversi, e dipendono in linea di massima dal posto che si intende visitare: il più quotato e proposto è comunque il Safari Game Drive, che si svolge di giorno su fuoristrada o 4×4.
Lo scopo è il contatto con la natura e riuscire a collezionare più foto possibile degli animali nel pieno svolgimento delle proprie attività all’interno del loro habitat naturale.
Per questo in genere sono molto lunghi, possono durare anche mezza giornata, e comprendono incontri ravvicinati con molti animali, compresi predatori, mantenendo distanze precise da altri (questo tenendo conto dell’effettiva possibilità di attaccare il veicolo dell’animale in questione, ndr).
Il secondo tipo di Safari su cui potreste optare è il Walking Safari, ovvero il safari a piedi, consentito solo all’interno di parchi nazionali. Il Walking Safari è senza dubbio più stimolante, ma anche più stancante, ed è necessario essere accompagnati da guide armate che possano eventualmente fermare predatori spaventati o aggressivi.
Seguono il Safari in barca, quello in mongolfiera e quello in cammello: basta scegliere quale parte del mondo andare a conquistare!
Ad ogni modo, e per ogni buona riuscita di un bel safari, vi consiglio un abbigliamento preciso, molto simile a quello del trekking, con la differenza però del cappello: l’abbigliamento del safari prevede un cappello che possa proteggere dal sole.
Senza dimenticare la fotografia naturalistica e lo spirito di avventura! Per quelle, beh, solo chi vorrà partirà!