di Alfiero MASSIMINI*
Io adoro il nostro Paese.
Tuttavia, questo non mi impedisce di avere qualche riserva sul fatto che investire in Titoli dello Stato trentennali sia proprio una buona idea.
Lasciamo perdere per un attimo il fatto che i tassi di interesse siano molto bassi.
E facciamo finta di non sapere che il rating dell’Italia negli ultimi anni ha subito pesanti tagli da parte di praticamente tutte le agenzie internazionali.
Anche se fossimo degli inguaribili ottimisti, convinti che il Governo possa un giorno miracolosamente riuscire a risanare i bilanci e se fossimo sicuri di voler vincolare i nostri soldi per trent’anni (non sei o dodici mesi, ma trent’anni!) a un tasso di interesse irrisorio, comunque ci dovremmo confrontare con una brutta notizia. Fra trent’anni il capitale investito avrà perso molto del suo potere di acquisto.
È infatti vero che oggi l’inflazione è ai minimi storici, ma è altrettanto vero che trent’anni sono lunghi e di cose ne possono succedere.
Provate a chiedere a qualcuno che investì 100 milioni di vecchie lire in titoli trentennali nel lontano 1983. Oggi, probabilmente, ritireranno l’equivalente di 50.000 euro o poco più, ammesso che il rendimento in tutti questi anni li abbia adeguatamente protetti dall’inflazione e in più fatti guadagnare. Chissà, magari riescono a comprarsi un’automobile…
E ora, fatevi una domanda: quanto varranno i vostri 100.000 euro di oggi nel 2043? Potete cambiare la cifra a vostro piacimento e sostituire i 100.000 euro con qualche milione, ma la domanda non cambia. E nemmeno la risposta.
Quindi, se immobilizzare soldi per trent’anni in Titoli di Stato non è esattamente un “investimento alla Warren Buffet” (genio della finanza che, quest’anno ha guadagnato una media di 1,5 milioni di dollari ogni ora sia del giorno che della notte, ndr) perché dovrebbe essere una buona idea investire in immobili a reddito?
Vediamo tre buoni motivi…
1. Carpe diem
Chi si occupa di intermediazioni immobiliari sa che questo periodo non è certamente il migliore per vendere un immobile e, a causa della forte contrazione dei prezzi, non si fanno grandi affari.
In compenso, oggi è sicuramente molto vantaggioso acquistare una proprietà Immobilare.
Questo è un momento irripetibile, con prezzi degli immobili scesi a livelli che non si vedevano da anni.
Quindi, cogliete l’attimo!
2. Proteggere i vostri soldi
Si iniziano a vedere indicatori che la crisi sia al termine e la ripresa sia alle porte. Se il Governo farà le mosse giuste, la ripresa arriverà (speriamo).
E, insieme all’economia, riprenderà a salire anche l’inflazione. In quel momento, avere molti soldi in banca non sarà una grande idea.
Se invece avrete investito il vostro denaro in un immobile a reddito, approfittando del favorevole momento che ho spiegato al punto precedente, lo proteggerete dall’inflazione.
3. Capital gain
Oltre a tutelare il potere di acquisto dei soldi investiti e guadagnare dal reddito generato ogni anno dal canone di locazione, un immobile consente di guadagnare anche dal capital gain, cioè dal plusvalore del prezzo di vendita rispetto a quello di acquisto.
In trent’anni potranno capitare molte cose. Cambieranno i Governi, l’economia avrà alti e bassi, forse si ripresenterà un’altra crisi economica (la storia ci insegna che sono cicliche) ma una cosa è certa: in trent’anni il valore iniziale del vostro immobile è destinato a crescere.
E questo guadagno sarà esentasse perché, se deciderete di vendere dopo 5 anni dall’acquisto, il plusvalore non sarà tassato.
So che quello della protezione del proprio risparmio è un tema che interessa a molti di voi, quindi torneremo a trattarlo nelle prossime settimane con altri buoni motivi per investire in un immobile di lusso o a reddito, evidenziando quali tipologie tenere sott’occhio.
Prossimamente. Qui, su Il Giornale del Lusso.
*CEO The Art of Living – [email protected] – www.villedasogno.net – www.immobilireddito.com