di Vera MORETTI
La moda, quella griffata per cui tanti stravedono, ma che pochi possono permettersi, oltre che bella è sempre più buona.
Sono pervenuti alla casa d’accoglienza in viale Ortles, a Milano, 1440 capi griffati che non saranno indossati per capriccio ma per pura necessità.
I senzatetto che cercano aiuto presso la casa di accoglienza, dunque, potranno ripararsi dal freddo pungente dell’inverno indossando cappotti, maglie, camicie, pantaloni e scarpe firmati, inviati da aziende che con la moda lavorano quotidianamente e che, per una volta, hanno deciso di non rivolgersi ai vip ma a chi, purtroppo, è bisognoso di tutto.
Da una semplice richiesta, perciò, è arrivato un aiuto considerevole, che, se fosse condotto su larga scala, potrebbe assumere contorni ancor più importanti.
Ed è questa l’intenzione di Paola Ruffo, pr di La Perla, nonché fautrice dell’ iniziativa, che ha confermato: “Questa iniziativa rappresenta solo il primo passo di una collaborazione tra le aziende della moda e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano. Stiamo lavorando ad un progetto, che avrà scadenza annuale, nel quale la moda milanese intende impegnarsi per contribuire in maniera attiva alle politiche sociali della nostra città”.
Ma chi sono i marchi “buoni” che hanno detto sì a questa richiesta? Fortunatamente tanti, e tra questi, GAP, Valentino, Marina Yachting, Nike, Stone Island, Missoni, Boggi, Diesel, Bikkembergs, GAS, Banana Repubblic e Bally, i quali hanno risposto positivamente anche in vista di un impegno Mayre in futuro.
D’altra parte, la moda ha da sempre il suo quartier generale nella città meneghina, e contribuire a rendere migliore la vita dei suoi cittadini può essere un modo per partecipare attivamente ai problemi quotidiani ed impegnarsi a risolverli.
Come inizio non c’è male, ci auguriamo che le buone intenzioni non finiscano qui.