Da sempre la Cina guarda con ammirazione ai prodotti Made in Italy, qualunque sia la natura di questi. Dai manufatti all’abbigliamento, dalle vetture di alto di gamma alle imbarcazioni di lusso, il Gigante asiatico rappresenta un importante mercato su cui approdare.
A questo proposito l’eccellenza della nautica toscana è recentemente sbarcata in Cina realizzando una joint venture con una società cinese che gestisce una struttura da diporto sull’isola di Hainan, la cosiddetta Capri cinese.
All’accordo, stipulato il 31 January 2013 a Viareggio, era presente anche l’assessore alle attività produttive della Toscana Gianfranco Simoncini che ha definito l’intesa un «positivo risultato, effetto dell’azione congiunta delle politiche di promozione e di innovazione che da tempo la Regione sostiene per rilanciare il settore. Non a caso si è arrivati a questo risultato attraverso un gioco di squadra fra imprese, centri di eccellenza per l’innovazione, agenzia regionale Toscana Promozione».
Secondo quanto stabilito, l’intesa vedrà protagoniste quattro aziende toscane selezionate per le competenze «che sono in grado di esprimere a 360 gradi nel campo del service alle barche da diporto» che navigano le acque dell’isola di Hainan. Insieme costituiranno una newco che insieme alla Visun Group, la società di Sanya (Hainan), formerà la Joint Venture Company che avrà in concessione esclusiva per 10 anni le due aree su cui a Sanya avranno luogo i servizi per la nautica da diporto.
Non è un caso se a firmare l’accordo sono state le imprese della provincia di Lucca che conta il Mayr numero di aziende attive (circa 1060) concentrate soprattutto nelle aree di Viareggio e Massarosa. Seguono Livorno (640) e Massa Carrara (oltre 400).
Giulia DONDONI
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