La disoccupazione è un dato preoccupante che riguarda la popolazione giovanile italiana: mobilità e cassa integrazione sono parole sempre più frequenti nei discorsi quotidiani delle persone comuni e metteno in crisi il bilancio di molte famiglie.
Per questo, Luxottica ha inserito all’interno della propria forma contrattuale il job sharing che potrà includere mogli, mariti e figli.
Un momento importante quello siglato tra Luxottica azienda e sindacati i quali hanno raggiunto un accordo che ha introdotto la possibilità di tutelare il reddito della famiglia del dipendente, creare o proteggere la capacità dei suoi componenti più deboli nell’ambito dell’impiego ( es. coniuge o figli disoccupati).
Un ragazzo su tre ad oggi risulta disoccupato anche dopo aver conseguito laurea e/o master.
Per gli stabilimenti di Agordo, Cencenighe, Sedico, Pederobba, Rovereto e Lauriano è stato studiato un contratto ad hoc di tre anni che permetterà il job sharing ed introduce una banca ore a sostegno della maternità / paternità, o i permessi di paternità che prevedono la possibilità per i neopadri , in occasione della nascita del bambino, di assentarsi fino a 5 giorni lavorativi che verranno comunque interamente coperti da retribuzione.
Un occhio di riguardo anche per le carenze lavorative dovute a particolari patologie; nel qual caso Luxottica garantirà l’integrazione fino al 100% della retribuzione per i collaboratori assenti da oltre 180 giorni.
Il contratto inoltre prevede un ventaglio più ampio nella gestione individuale degli straordinari e della flessibilità positiva e negativa.
Anche il part time, demonizzato in Italia, acquista il suo spazio con un più ampio riconoscimento; degno di nota anche l’importanza di picchi di lavoro legati alla stagionalità e ai cicli di produzione.
Un ritorno alle tradizioni o uno studio degli errori passati? Certo si è che tra tante chiacchiere Luxottica ci propone una risposta concreta anticrisi.
Alessandra Gilardi