È la seconda donna più potente del mondo, ma la prima in assoluto nel mondo della moda. Una sorta di icona fashion da venerare e a cui tributare i più grandi onori. La sola per cui la temibilissima Anna Wintour si spertica in lodi, riconoscendole un genio creativo rarissimo. Miuccia Prada, riconosciuta urbi et orbi come una tra i più visionari e puri artisti della scena della moda italiana nonché mondiale, al timone, insieme al marito Patrizio Bertelli, di Prada è riuscita a compiere una vera rivoluzione, accompagnando il brand italiano nella strada che lo ha portato a divenire uno fra i marchi del lusso italiano più conosciuti ed amati al mondo.
Questa piccola e timida donna ha infuso tutto il suo sapere e la sua cultura negli abiti, scarpe e accessori delle sua collezioni, puntando su una moda concettuale, fatta di rimandi al passato, usati come elementi di disturbo, perché, diceva, “la bellezza è troppo facile”.
Nel 1993 Nostra Signora della Moda lancia un nuovo brand: Miu Miu. Un marchio pensato per giovani donne che rifuggono l’essere convenzionale e amano l’ironia giocosa che si cela dietro ogni creazione. In un batter d’occhio il marchio giovane del Gruppo Prada è riuscito ad entrare nel cuore degli appassionati di moda, che ogni anno di collezione in collezione eleggono un accessorio in particolare e ne fanno un irrinunciabile must have, un Sacro Grahal della stagione in corso.
Anche per l’autunno inverno 2012 2013, la pletora di fashionisti ha scelto, incoronando re della collezione in corso il nuovo Bauletto nella versione a tre tasche. Declinato nelle varianti matelassé, spazzolato e madras, con chiusura a lucchetto in metallo e finitura in acciaio color oro, dalle forme semplici ed essenziali, realizzato in materiali pregiatissimi, il nuovo oggetto del desiderio delle donne appassionate di moda è disponibile in colori decisi, come il rubino o il cordovan, tenui oppure brillanti, come il rosa e il ribes.
Il brand Miu Miu, nel Gruppo Prada dal 1993, complice anche la devozione di migliaia di fashionisti in tutto il mondo, nonostante la crisi mondiale si sia fatta sentire anche nelle case di moda più blasonate, pare non aver risentito troppo delle problematiche economiche di un 2012 nefasto. A tal proposito dice, come leggiamo su Repubblica, Donatello Galli, Cfo del Gruppo Prada: “Continueremo a fare ciò che abbiamo fatto negli ultimi sette anni e cioè resteremo concentrati sulla crescita del retail, sul rafforzamento del marchio Miu Miu, sul consolidamento delle leadership conquistate da Prada e lavoreremo per salvaguardare quella capacità innovativa che ci permette di restare al top del settore senza rinunciare alle nostre caratteristiche distintive”.
La forza del Gruppo Prada, che dovrebbe chiudere il 2012 con unprogresso del fatturato del 27% e un Ebitda superiore al miliardo, si basa dunque sugli investimenti nel retail. Prosegue Galli: “Continueremo ad aprire 80 negozi all’anno nelle principali città dei cinque continenti con target a 550 punti vendita diretti (Dos) entro il 2014 rispetto ai 418 attuali. La metà sarà indirizzata ad accrescere la diversificazione geografica rafforzando la presenza nelle aree emergenti, il Bric con focus su Brasile, Russia e Cina, senza però trascurare l’area del Golfo, dove il mercato è già molto sviluppato anche se noi eravamo quasi assenti”.
Importanti investimenti anche e soprattutto per Miu Miu allo scopo di rafforzarne il posizionamento sui mercati mondiali. Il brand a sentire Galli: “Dovrebbe infatti raddoppiare i propri ricavi ad oltre un miliardo entro il 2014 se verranno rispettate le ipotesi di ripresa della congiuntura a partire dalla metà del prossimo anno. Obiettivi ambiziosi, ma compatibili con le potenzialità di un marchio che ha le carte in regola per migliorare ulteriormente e in modo significativo i margini”.
Pinella PETRONIO