Ricordi via Roma, la luna rideva lì ti ho scelto e voluto per me, mi guardavi e parlavi dei volti tuoi strani, degli occhi a cui hai tolto l’età … per amore tradivi, per esister morivi, per trovarmi fuggivi fin qua, perché Livorno dà gloria soltanto all’esilio e ai morti la celebrità. E’ un ritratto malinconico, proprio come le sue donne dai lunghi colli, quello offerto da un celebre cantautore al pittore Amedeo Modigliani. Innervate dall’amore eterno per la sua musa, Jeanne Hébuterne, morta suicida a soli 22 anni con in grembo il figlio di Modì, eternamente astratte, assenti, con quegli occhi svuotati, emblematiche e allo stesso tempo pervase da un’armonia indecifrabile le sue donne, come le sue tele. Palazzo Cipolla ospita fino al 6 april 2014 una mostra dedicata al pittore maledetto e all’Ecole de Paris: 100 opere provenienti dalla Pinacothéque de Paris, che raccolgono l’atmosfera bohémienne diluita nelle tele di André Derain, Henri Hayden, Suzanne Valadon o della stessa Hébuterne. Gli artisti del circolo di Montparnasse, gli stessi che agli albori del secolo breve si incontravano nelle brasserie parigine per trascorrere notti intere a parlare di arte e politica, si danno oggi appuntamento tra le sale del palazzo romano, per scoprire, con il senno del poi, il lascito delle loro intuizioni nella pittura contemporanea.
