di Vera MORETTI
C’è un fattore che, più di altri, si mette tra la barca e il suo timoniere: il meteo. E, per sconfiggerlo, non basta l’esperienza. Se, poi provoca spostamenti delle basse pressioni, con conseguente cambio del vento, c’è poco da fare.
Ne sa qualcosa Giovanni Soldini che, partito da Miami con le migliori premesse, si è trovato ad affrontare temporali e calme di vento, piccoli tornado e corrente del Golfo che hanno inevitabilmente complicato la sua traversata e il suo arrivo al faro di Ambrose Light, nella baia di New York, che avrebbe dovuto essere meta del record Miami-New York.
Parliamo al condizionale perché il record ottenuto a bordo della sua Maserati non è stato registrato presso il WSSR Council (World Sailing Speed Record Council), per volontà dello stesso Soldini.
La traversata era partita il 22 March alle h 18 28′ 16” GMT (ore locali 14 28′ 16”, ore italiane 19 28′ 16”), per concludersi il 26 March alle h 11.50 GMT (ore locali 7.50, ore italiane 13.50) ma, nonostante l‘ottimo tempo, c‘è la convinzione che un monoscafo come Maserati possa fare molto di più. Questo pensiero deriva dal risultato ottenuto nella traversata Cadice-San Salvador, durante la quale ha mantenuto una media di quasi 18 nodi, sorprendente per una distanza oceanica di 3.884.
Giovanni Soldini si è mostrato, comunque, soddisfatto e pronto ad intraprendere un’altra impresa, che lo vedrà salpare da New York per Cape Lizard (UK) e tentare di battere il record su monoscafo: 6 giorni, 17 ore 52’39”.