Sinonimo di lusso sportivo, Pagani è una casa automobilistica italiana famosa in tutto il Mondo per lo stile estremo delle sue auto.
Caratterizzate da una livrea in fibra di carbonio, le vetture della casa di San Cesario sul Panaro (Mo) sono conosciute anche per i motori AMG custoditi all’interno del cofano. Nel 1992 i vertici della casa modenese riuscirono infatti a siglare un accordo con Mercedes-Benz per la fornitura dei motori AMG interamente realizzati a mano.
La Pagani Zonda (progetto c8), datata 1998, esordisce con un propulsore v12 da 5900 cc e viene presentata al salone di Ginevra nel ‘99. Pagani, e in particolare la Zonda, è quindi il punto di incontro, la perfetta fusione, tra lo stile italiano e la tecnologia tedesca.
La cura maniacale per i pochi esemplari prodotti durante l’anno, è visibile in ogni singolo dettaglio della vettura, a partire dalla scocca interamente in fibra di carbonio.
Nonostante l’uscita della Pagani Huayra, nell’immaginario collettivo la Zonda rappresenta la dream-car per eccellenza e così il laboratorio inglese SuperVettura Sales ha deciso di realizzare un’edizione limitata: la Pagani Zonda F Clubsport Roadster Final Edition.
L’ambizioso gruppo di sviluppo britannico ha voluto rendere ancor più speciale la vettura prodotta in soli 26 esemplari, caratterizzandola con una livrea interamente in fibra di carbonio colorata di nero e con degli interni in grigio scuro.
L’esemplare modificato è il numero 24 e il risultato complessivo possiamo definirlo più che soddisfacente. La cura inglese, infatti, conferisce ancor più charme a una vettura che ne ha da vendere.
La Zonda F Clubsport Roadster Final Edition è una supercar, che pur uscendo da un ambito prototipale, rimane estrema ma ha nel lusso delle finiture uno dei suoi punti di Mayre forza. Il propulsore, come da tradizione, parla tedesco, ed è un mastodontico AMG da 7.3 litri capace di erogare l’incredibile potenza di 650 cavalli.
Scaricare tutta questa coppia su asfalto non è certo cosa da tutti e così la Zonda F Clubsport Roadster Final Edition, oltre ad essere una vettura per pochi, a causa del prezzo di 2.3 milioni di dollari, è dedicata solo ai piloti più esperti. I
n conclusione, l’edizione speciale curata dagli inglesi è un’auto meravigliosa, capace di trasmettere dinamicità e sportività anche da ferma. Il grigio scuro del carbonio degli interni e le leve dei comandi della plancia centrale dal retrogusto vintage, ne fanno la compagna ideale di chi vuole veramente elevarsi dalla massa.
Emiliano Ragoni