Dire Van Cleef & Arpels significa “scomodare” i numi dell’alta gioielleria. E dell’orologeria di classe, perché di classe è sinomino Van Cleef & Arpels. Gli orologi narrano sempre una storia che appartiene al patrimonio orologiaio della Maison, così come le pietre più rare e preziose rappresentano una parte essenziale del suo patrimonio di gioielleria.
Creato nel 1949, espressamente per Pierre Arpels, l’orologio che porta il suo nome è diventato ormai il simbolo di un’eleganza discreta e sofisticata. La sua linea non è stata modificata ma, in occasione del SIHH 2012, Van Cleef & Arpels ne presenta una nuova e più contemporanea interpretazione.
Le radici di questo orologio senza tempo (e non è un controsenso…) affondano nel 1949, quando viene creato l’orologio che Pierre Arpels sognava da sempre. Pierre Arpels ha allora 30 anni e, dopo il difficile periodo della Seconda Guerra Mondiale, non è più un giovane spensierato: come molti altri suoi contemporanei, a causa del conflitto ha imparato a proprie spese l’importanza dell’essenziale e il “suo” orologio ne è il simbolo.
L’orologio che lui immagina è un cerchio perfetto, la più antica e la più utilizzata tra le figure geometriche. Quella che non ha né inizio né fine. La scomparsa dei due attacchi laterali, che generalmente collegano gli orologi di foggia classica ai cinturini, permette a questo modello di risultare quasi sospeso nello spazio. Il suo unico elemento di fissaggio è un legame di spessore molto sottile, che Pierre Arpels farà ulteriormente diminuire, per farlo diventare pressoché impercettibile.
Pierre Arpels accetterà che il “suo” orologio venga riprodotto per alcuni membri della sua famiglia e qualche amico intimo. Alla fine, sarà commercializzatonel 1971 con il nome di PA 49. La linea essenziale che lo caratterizza non sarà mai modificata perché parte integrante del patrimonio orologiaio della maison Van Cleef & Arpels.
Ora, oltre 60 anni dopo la sua creazione, quest’orologio è diventato un’icona e in occasione del SIHH 2012, Van Cleef & Arpels ne presenta una rivisitazione, più contemporanea, ma le cui linee richiamano il modello originale e lo spirito del suo creatore. Sulla superficie rotonda del quadrante, le ore, raffigurate in cifre romane, risaltano con la stessa semplicità di una volta.
Il quadrante è sempre laccato bianco, ma la parte centrale è decorata con un motivo che ricorda la forma del punzone di Van Cleef & Arpels e il tessuto piqué delle camicie da smoking. Un nuovo profilo accentua la discrezione del modello, che si indossa ancora più facilmente sotto il polsino della camicia.
L’attacco arrotondato, molto fine, disposto in alto e in basso del quadrante, è ancora un elemento caratteristico: un dettaglio semplice che accentua l’eleganzae la praticità d’uso di questo orologio che si adatta al polso con estrema leggerezza. Il cinturino è in coccodrillo lucido nero, esattamente come Pierre Arpels lo aveva voluto. L’innovazione sta nell’assemblaggio delle pelli: sono incollate a mano per far scomparire le cuciture.
Un pezzo senza tempo per uno stile senza tempo, degno di un uomo come Pierre Arpels, a suo agio nella mondana Costa Azzurra, tanto mentre baciava la mano di Romy Schneider sugli scalini del Palais des Festivals di Cannes, o quella della Principessa Grace allo Sporting di Montecarlo.