La moda, si sa, ritorna sempre. I mitici anni ’80, tanto bistrattati dopo gli scintillanti ’60 e ’70, sono il decennio cult per eccellenza, Cubo di Rubik e bomber da “paninaro”, ormai tutto di quegli anni spensierati è vintage.
«Cosa resterà di questi anni ottanta afferrati e già scivolati via…? e la radio canta, una verità dentro una bugia» e la radio di Raf cantava dentro un radiolone portatile gigante da scoliosi, il mitico Ghettoblaster con altoparlanti integrati. Portato in giro da ragazzi più o meno freakkettoni, magari con berretti New Era di qualche squadra hockeista yankee in testa e pantaloni baggy da rapper con il cavallo alle ginocchia, e lo skate nell’altra mano cercando, inutilmente, di bilanciare il peso imponente dello stereo.
Una volta simbolo della controcultura giovanile, oggi il Ghettoblaster è tornato prepotentemente di moda, forse meno alternativo di un tempo e più radical chic, ma è richiestissimo dai giovani cacciatori di vintage di tutto il mondo.
Jacopo MARCHESANO
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