La taglia delle modelle è da sempre motivo di critiche da parte di chi, al di fuori della girandola del mondo della moda, si scandalizza davanti ad una top model dalle curve inesistenti.
Ma ormai le polemiche hanno raggiunto anche l’intoccabile ambiente fashion e qualcuno degli addetti ai lavori ha cominciato a prendere le distanze da prototipi di bellezza irraggiungibili e, a volte, discutibili.
Vogue, che per quanto riguarda la moda è un vero e proprio colosso, ha deciso di aderire, con ben 19 edizioni internazionali della rivista, ad un patto per il quale, a partire dal numero di giugno, non saranno utilizzate, né per i servizi fotografici né per le copertine, modelle con meno di 16 anni o con evidenti disturbi alimentari.
Vogue, dunque, segue le linee guida proposte dal Council of Fashion Designers of America, che prevede, oltre a regole ferree per quanto riguarda età e taglia delle top, anche un’educazione delle più giovani da parte di quelle più mature.
Molto importante è anche incoraggiare i brand a creare condizioni di lavoro favorevoli nei backstage e a considerare le conseguenze negative di taglie troppo piccole dei loro abiti di campionario da fotografare.
Jonathan Newhouse, presidente di Condé Nast International, ha dichiarato: “I direttori di Vogue nel mondo vogliono che la rivista rifletta il loro impegno per la salute delle modelle che compaiono nelle loro pagine e dei loro lettori”.
Vera MORETTI