Tra le tante associazioni che si sono attivate a sostegno dell’Emilia Romagna, dopo le scosse di terremoto del 20 e del 29 May, c’è anche Telefono Azzurro.
I più colpiti, emotivamente, da un evento così grande, sono infatti i bambini, che spesso non sanno spiegarsi accadimenti del genere, ma imparano a convivere con la paura. Per affrontare e buttare fuori i demoni che si insinuano nelle menti dei più piccoli, dunque, il supporto del Team di volontari e operatori del Telefono Azzurro si è dimostrato basilare.
Tra le iniziative pensate per coinvolgere bambini e ragazzi delle tendopoli, molto apprezzato è stato il Giornalino da campo, scritto direttamente dai piccoli ospiti dei vari accampamenti, che, con penna e taccuino, hanno raccontato la loro vita quotidiana all’interno delle tende.
I reporter “in erba” hanno così saputo esprimere i propri sentimenti, ma anche le aspettative per il futuro, le speranze e la voglia di ricostruire in fretta, per dimenticare e tornare a vivere la normalità pre-terremoto.
I racconti di ognuno di loro si sono trasformati in una iniziativa ancora più grande, ovvero un documentario presentato anche al Giffoni Film Festival, il festival dedicato al cinema per ragazzi.
Le case fatte di tenda, questo è il nome del cortometraggio, illustra con la semplicità, e la profondità dei bambini, le difficoltà, ma anche i momenti di aggregazione, della vita in tenda. I piccoli giornalisti sono stati supportati dalla giovane filmaker Lyda Patitucci, oltre che dai volontari e i collaboratori dell’Associazione.
Telefono Azzurro non è nuovo al Giffoni Film Festival, perché anche in passato ha dato il proprio contributo alla manifestazione.
Ma mai come questa volta è stata così incisiva ed importante.
Vera MORETTI