Chi ama gli yacht sa a che santo votarsi. Per la vela, Sangermani. Per il motore, Sanlorenzo.
Prendiamo il Sanlorenzo SL94, per esempio. Presentato all’ultimo Salone di Genova, questo yacht richiama nelle sue linee esterne l’SL104, soprattutto per gli interventi sulla linea di cintura, sulle finestrature, sulla composizione di poppa e fly. Quest’ultimo molto, più grande rispetto a quello di imbarcazioni di queste dimensioni, è totalmente personalizzabile nel layout e nelle componenti di arredo, grazie a una grande vivibilità assicurata dal segmento poppiero della battagliola del flying bridge in materiale trasparente e con mancorrente in tek.
La poppa ospita un capiente garage con un tender di 4,50 metri per baglio, mentre gli elementi distintivi della linea esterna sono gli oblò a scafo rettangolari, le superfici vetrate del piano di coperta, le potenze personalizzabili che consentono di avere la versione con flying bridge parzialmente coperto o con roll‐bar e soft‐top.
Francesco Paszkowski firma gli interni, in stile moderno con grande ricchezza di materiali. Legni naturali, paratie in rovere sbiancato e piallato, pannelli sono laccati in colore metallescente donano modernità e lucentezza agli ambienti. Al piano di coperta il salone è illuminato dalle superfici vetrate e separato dalla sala da pranzo dal blocco scale di discesa al ponte inferiore e dalla day toilet. La sala da pranzo, a sua volta, è completamente chiusa da due porte verso il salone e due porte verso la cucina.
Grande esclusività per la cabina armatoriale: un monovolume open space con doccia compenetrata e angolo studio a destra nave; è dedicata invece Mayre privacy all’area toilet e lavabo.
Sanlorenzo SL94 è davvero il santo degli yacht superlusso. Ma, a dispetto della santità, pensiamo che poco o nulla possa contro la tassa di stazionamento inventata dal governo…