Un brindisi a base di grappa per la storica Distilleria Da Ponte, che festeggia i suoi 120 anni di storia. Una storia di famiglia, che scorre attraverso quattro generazioni mosse dall’intento comune di produrre raffinati distillati di qualità.
Per celebrare l’importante anniversario uno dei prodotti più rappresentativi dell’azienda, la Vecchia Grappa di Prosecco 8 Annate Da Ponte, si regala un’edizione limitata di 1.000 esemplari, ognuno contenuto in lussuoso ed elegante contenitore di pelle rigida bianca.
Anche la bottiglia si “veste” a nuovo con un’etichetta che si distingue dalla versione classica per il logo “120 anni” presente sulla parte frontale, ideato e voluto dal presidente Francesco Fabris proprio in occasione di questo importante anniversario. Sul retro, inoltre, l’etichetta è personalizzata dal numero progressivo che identifica ogni bottiglia di questa speciale edizione.
La scelta della Vecchia Grappa di Prosecco 8 Annate Da Ponte per festeggiare la ricorrenza non è casuale: è infatti il prodotto di punta dell’azienda, conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero, che ha contribuito e tuttora contribuisce al successo della distilleria.
Si tratta di un distillato gentile e vellutato, dai profumi di acacia, rosa, giacinto, gelsomino e miele. E’ una cuvèe di otto annate prodotta da vinacce di uve Glera, affinata in barrique, dalle caratteristiche sensoriali ben precise: colore giallo dorato limpido; odore di note erbacee di primo impatto che poi lascino spazio a sentori di albicocca e di miele; sapore garbato, pieno e al tempo stesso morbido con sentori vanigliati, di miele e di liquirizia.
“Per il compleanno della distilleria volevamo un regalo davvero straordinario, per noi e per tutti gli amanti dei prodotti Da Ponte, capace di competere con le sensazioni che Vecchia Grappa di Prosecco 8 Annate suscita durante la degustazione – dichiara Francesco Fabris – Con 120° Anniversario abbiamo voluto esprimere con un unico, pregiato oggetto, il desiderio e la tradizione che danno vita ai nostri prodotti, offrendo allo stesso tempo un articolo di incomparabile stile”.
Francesca SCARABELLI