Da che mondo è mondo, gli uomini hanno sempre sentito l’impellente desiderio di conoscere luoghi diversi da quello di appartenenza, di assaggiare cibi che raccontassero la storia di un popolo, di sentire odori e profumi mai sentiti prima. Questo bisogno, nato parallelamente all’uomo stesso, lo ha portato a viaggiare alla scoperta di posti esotici, dandogli la possibilità di imparare, confrontarsi ed evolversi. Il fascino esercitato “dall’altro” è stato forte anche per il mondo della moda che attratto dal diverso da noi, ha preso spunto dai costumi e dagli usi di altri popoli, facendoli rivivere in collezioni dal sapore etnico.
Alcuni designer, come ad esempio la giovane stilista di origini haitiane Stella Jean o lo storico marchio del Made in Italy Etro, ne hanno fatto un loro cavallo di battaglia, una cifra distintiva del loro stile. Altri, invece, lo ripropongono occasionalmente, in maniera sempre nuova e innovativa. Stampe africane, suggestioni orientaleggianti, citazioni tribali vengono riportate su abiti e accessori che diventano di grande tendenza per questa primavera estate 2014.
Abiti leggeri in chiffon a stampa maculata o zebrata raccontano di continenti magici dalla flora rigogliosa. Gonnelloni in tessuti grezzi con stampe geometriche e accessori arricchiti da frange e piume che parlano di posti lontani, facendosi portavoce di tradizioni diverse dalla nostra. Ma anche turbanti orientaleggianti e macro foulard, coloratissimi o in stampa paisley, da annodare con finta casualità. Per la primavera estate 2014, Stella Jean propone ampie gonne bon-ton realizzate in tessuti wax di matrice africana, mentre Alexander McQueen si lascia tentare da geometrie e ispirazioni tribali. Senza dimenticare le stampe Savana su abiti sia da giorno che da sera di Diane Von Furstenberg e Angelo Marani, le maxi collane di Ashish, i sandali tribali di Emilio Pucci o le frange di Donna Karan. Per viaggiare con la fantasia…
Pinella PETRONIO