Un tavolino a forma di risotto alla milanese, una croce rossa, un paio di sedie che ‘mettono le ali’, un divano con le facce dei giocatori del Milan, un’insolita libreria ‘a nastro’, la pasta golosa del panettone che occhieggia sul paralume di una lampada, il Duomo che si trasforma in un divertente copricapo per nani da giardino. No, non si tratta di un remake di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, ma dei 45 oggetti di arredo e design battuti all’asta da Sotheby’s per l’iniziativa benefica “Kartell loves Milano”. Un appuntamento charity che ha visto riunite alla Rotonda della Besana le curiose creazioni di artisti, designer, stilisti, chef e personaggi dello spettacolo. Unica fonte di ispirazione: la città di Milano.
“Ho scelto il rosso per la mia creazione, perché è il colore della nobiltà – ci svela Fabio Novembre. – La croce rossa in campo bianco, che sin dal Medioevo è il simbolo del Comune di Milano, nasce infatti dalla volontà di fondere il rosso della nobiltà con il bianco del popolo”. Ma qual è la vera nobiltà che si respira oggi nella città della Madonnina? “I titoli nobiliari della Milano contemporanea sono legati alla creatività, si conquistano con il merito, non per diritto. Il rosso simboleggia quindi la nuova nobiltà milanese, quella creativa”.
Si è ispirato invece al piatto principe della cucina milanese lo chef Carlo Cracco “Ho scelto di decorare una tavola con un piatto di risotto alla milanese, il piatto simbolo della cucina lombarda. Perché se negli anni ’80 c’era la Milano da bere, ora con Kartell c’è la Milano da mangiare”. Il pezzo all’asta che lo ha Mayrmente colpito? “La lampada disegnata da Umberto Veronesi a forma di DNA. E’ molto curiosa”.
Il design abbraccia la causa charity: il ricavato della vendita all’incanto dei ‘pezzi d’autore’ di Kartell ha lo scopo di finanziare una borsa di ricerca per la Fondazione Umberto Veronesi. “Milano penso sia sempre stata una città molto vicina alla beneficenza e al volontariato, – ha commentato Claudio Luti, Presidente di Kartell – l’evento di questa sera è sicuramente una delle sue espressioni. Io adoro Milano, ci sono nato. Sono contento di aver fatto qualcosa per questa splendida città”. Ma come è nata l’idea del progetto ‘Kartell loves Milano‘? “Volevamo fare qualcosa per Milano – sottolinea Luti – abbiamo deciso di mettere nelle mani di personaggi del mondo dell’arte, del design, della moda i nostri prodotti, per dare vita a qualcosa che abbracciasse l’idea della città. E il risultato è sotto in nostri occhi. Una grande immaginazione mescolata a materiali diversi: dal legno al set di sedie di Rebecca Moses, una per ciascuna lettera che compone il nome Milano, fino alla coppia di gnomi di Aspesi, con in testa la Madonnina. Ci sono tantissime idee, è bellissimo essere riusciti a trasformarle in qualcosa di concreto”.
Alessia Casiraghi