di Davide PASSONI e Alessia CASIRAGHI
Uno squalo cucito sul cuore può fare la differenza. La differenza tra uno sportswear di lusso e uno ordinario; tra un capo fatto interamente in Italia e uno con “intrusioni” cinesi; tra un capo bello e uno dignitoso.
Naturalmente lo squalo sul cuore è quello di Paul&Shark, marchio dal nome inglese ma dalla storia e dal dna tutti italiani. Infatti, come recita una celebre rubrica de La settimana Enigmistica, “Forse non tutti sanno che…” i capi dell’azienda varesina vengono sviluppati, creati e realizzati completamente a casa nostra.
Capi che compongono collezioni ispirate non solo all’universo della vela, primo e antico amore di Paul&Shark, ma che richiamano mondi e stili legati alla gioia di vivere e al dinamismo, sempre però permeati da una esclusività che è segno distintivo del brand. Senza disdegnare incursioni nel lusso più vero con la Luxury Collection, definita dall’amministratore delegato di Paul&Shark, Andrea Dini, “la parte più nobile dello sportswear di lusso che si possa fare“. Andrea Dini che, al recente Pitti Immagine Uomo di Firenze, ha rilasciato a Il Giornale del Lusso questa videointervista. E sentirete dalle sue parole come la scelta di italianità può essere un valore ma anche una linea di business.