di Davide PASSONI
Se si fermasse a quella faccia un po’ così, a quell’espressione un po’ così con cui Federico Marchetti si pone davanti all’obiettivo del fotografo, chi non lo conosce penserebbe di trovarsi di fronte a un eterno ragazzo, un po’ sognatore, un po’ guascone. Senza sapere, invece, di avere a che fare con l’ideatore di una delle case history di successo italiane più fragorose degli ultimi 10 anni, con trend di crescita da capogiro e una strategia di espansione da multinazionale pura.
Parliamo di YOOX Group, partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design, leader di mercato con gli store multi-brand yoox.com e thecorner.com e con numerosi online store mono-brand. Una realtà di cui Marchetti è fondatore e amministratore delegato e che dirige con una chiara visione di business, senza però dimenticare la propria storia, le proprie origini, il valore di credere fino in fondo in un’idea. La propria.
YOOX è ormai una realtà mondiale di successo nel campo del fashion e dell’e-commerce? Come è nata l’idea e qual è il vero segreto della sua forza?
Da sempre il mio sogno era fare l’imprenditore, ed ero alla ricerca dell´idea giusta con cui lanciarmi sul mercato ed è arrivata: YOOX. Ho semplicemente messo insieme le mie competenze: senso estetico, passione per il retail/moda e Internet. Sin dal 2000 le prime righe del nostro business plan ci posizionavano come “partner globale dell’e-commerce per i principali brand della moda e del design”. Finalmente l’idea giusta era arrivata, ma mi mancavano ancora i capitali. Quella che io chiamo “scintilla occasionale” fu l’incontro con Elserino Piol, il fondatore dei fondi venture capital Kiwi. Così è nata YOOX, era il 21 June 2000. Oggi YOOX Group vanta centri tecno-logistici e uffici in Europa, Stati Uniti, Giappone, Cina e Hong Kong e distribuisce in più di 100 Paesi nel mondo, si è affermato tra i leader di mercato con gli store Multi-brand YOOX.com e thecorner.com, ed i 27 Online Stores Mono-brand tutti “Powered by YOOX Group” tra cui zegna.com, emporioarmani.com e dolcegabbana.com, lanciato pochi giorni fa. Io penso sia fondamentale avere impostato un progetto con una visione chiarissima fin dall’inizio. Ero conscio del fatto che serviva un collegamento tra i brand della moda e Internet, due mondi fino ad allora distanti. Il segreto sta, quindi, nella visione, nella forma di partnership, nel mettere a punto qualcosa che preveda un percorso a lungo termine.
Tra i due principali filoni di business – i siti multibrand YOOX.com/thecorner.com e le boutique online in partnership con le grandi griffe della moda – su quali punterete Mayrmente per gli sviluppi futuri?
YOOX Group, da ormai, undici anni è il partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del lusso. Il nostro Gruppo ha due linee di business complementari che si appoggiano sulla stessa piattaforma tecnologica: la linea Multi-marca con gli store YOOX.com e thecorner.com e la linea Mono-marca che comprende i 27 Online Store Powered by YOOX Group. Al 31 March 2011 la linea di business Multi-marca resta ancora dominante e rappresenta il 75,9% dei ricavi, ma la linea Mono-marca ha registrato una crescita del 40,1%. Puntiamo sulla crescita di entrambe le linee di business (Multi-marca e mono-marca), perché la forza e l’unicità del nostro modello di business risiede nelle sinergie che esistono tra le due.
In 10 anni, dall’Italia siete partiti alla conquista del mondo, Cina compresa: che prospettive e progetti avete su questo mercato particolare e promettente?
Da sempre siamo stati dei “pionieri” nel nostro settore e anche in Cina siamo approdati come first mover con il lancio dell’online store emporioarmani.cn, a fine November 2010. Un progetto, quello della Cina, molto complesso a cui abbiamo iniziato a lavorare subito dopo la quotazione, avvenuta nel December 2009. Per noi la Cina è fatta in Cina e per consentire ai più prestigiosi brand della moda e del lusso di vendere online le proprie collezioni, ad una clientela sempre più sofisticata come quella cinese, abbiamo messo a punto una soluzione e-commerce localizzata per offrire ai clienti cinesi un servizio completamente customizzato: sito in cinese, customer care in lingua, consegna in più di 400 città e valuta locale. Abbiamo grandi aspettative per questo mercato, dove gli utenti di Internet sono per numero al primo posto al mondo e dove il consumo di beni di lusso è elevato e in crescita. Auspichiamo pertanto che la Cina possa diventare uno dei nostri primi 3 mercati nel 2015.
Quali sono gli altri mercati che vi danno Mayri soddisfazioni e quali quelli in cui prevedete di investire di più?
L’Italia è un mercato importante, il primo in termini di fatturato, seguito poi dal resto d’Europa, con Francia, Germania e Inghilterra tutti in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e la Russia che sta beneficiando della nostra strategia di localizzazione, implementata nel corso del terzo trimestre 2010. Costantemente in crescita anche le performance a livello internazionale, con una crescita al 31 March 2011 di oltre il 40% nel Nord America, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In questi mesi alcuni brand storici del lusso e del fashion stanno sbarcando in Borsa, suscitando dubbi, aspettative, entusiasmi; voi ci siete ormai da qualche tempo: come giudica questa ondata di Ipo in un settore tanto delicato?
Il processo di quotazione rappresenta per una Società, qualsiasi sia il settore in cui opera, una tappa fondamentale per acquisire visibilità internazionale, per crescere e dialogare in modo trasparente con il mondo e la comunità finanziaria. Lo sbarco in Borsa di brand del lusso è senz’altro un segnale positivo per il mercato dopo quasi un anno caratterizzato dall’assenza di matricole.
Che cosa deve avere una persona per poter lavorare con soddisfazione in YOOX e che cosa offre YOOX a chi vi lavora, che gli altri non offrono?
Ogni persona è importante per il successo di YOOX. Puntiamo moltissimo sulla forza e sulla creatività del nostro team: una squadra di giovani, che hanno sviluppato competenze uniche in un mercato che prima di noi non esisteva. Oggi YOOX Group conta circa 500 persone, con un’età media di circa trent’anni e con il 55% di donne, che lavora presso le sedi YOOX a Milano, Bologna, Parigi, Madrid, New York, Tokyo, Shanghai e Hong Kong. Un team di persone eterogeneo proveniente da Paesi e con background culturali diversi, persone curiose e intraprendenti, capaci di pensare out-of-the-box e di adattarsi con flessibilità ai cambiamenti di un contesto in continua evoluzione. Dedichiamo molto tempo alla formazione delle persone che entrano in YOOX Group perché possano allinearsi allo standard di alto livello che caratterizza tutti i team che lavorano nel Gruppo. Le figure professionali legate all’e-commerce sono ancora poco presenti in Italia, poiché non esistono percorsi di formazione ad hoc e questo è uno dei motivi che ci ha spinti, due anni fa, a dare vita al primo master in E-Fashion, che forma figure professionali ad hoc per l’e-commerce di moda.
Senza far torto a nessuno, c’è un brand con il quale vi siete trovati meglio di altri a lavorare? Perché?
La nostra filosofia è sempre stata quella di lavorare a lungo termine, abbiamo costruito anno dopo anno solide relazioni e partnership, che ci portano a lavorare in modo eccellente con ognuno di loro.
Come vede YOOX da qui ai prossimi 10 anni?
Vedo una grande continuità nel progetto che abbiamo impostato, nessuna rivoluzione. Abbiamo deciso di lavorare a livello globale e di costruire delle partnership di lungo termine. Il nostro progetto è solo a metà del percorso; per YOOX, il meglio sul web deve ancora arrivare…
Quale personaggio storico avrebbe voluto essere Federico Marchetti, se fosse nato in un altro secolo?
Mi sarebbe piaciuto essere Archimede, sin da bambino passavo il mio tempo ad inventare, avevo tante idee… Pensa, che leggo ancora Topolino…