di Pinella PETRONIO
Addio arrosti, bye bye mousse al cioccolato. Addio anche a voi, oh succulente trenette al pesto. E’ giunto il momento di deporre la forchetta e mettersi a dieta. No, non solo perché la primavera è arrivata e la prova costume è sempre più inesorabilmente vicina, ma anche perché quei senza cuore degli stilisti hanno deciso che è di nuovo tempo di far vedere al mondo la nostra pancia.
Avevamo tirato un sospiro di sollievo e ripreso un colorito normale, dopo aver trattenuto l’addome senza respirare, quando la moda, alla fine degli anni ’90, aveva dichiarata morta e sepolta la tendenza della pancia in vista. Diciamo la verità, quanti obbrobri abbiamo visto sui marciapiedi delle strade cittadine? Quanti rotoli? Quante allegre ciccette visto tracimare dagli orli di magliette troppo corte? Perché diciamoci la verità quante Kate Moss ci sono in città? Quante Bianca Balti? Pochissime. E allora, perché la moda deve essere tanto cattiva da imporci una tendenza che non ci valorizza affatto?
Ai posteri l’ardua “tendenza”. Intanto, il trend impazza e di pance scoperte iniziano a vedersene non solo sulle strade, ma anche sui red carpet. La giovane Miley Cyrus in occasione della premiere di The Hunger Games, dove ha accompagnato il fidanzato Liam Hemsworth, ha sfoggiato un candido sorriso e addominali scolpiti ben messi in mostra dall’abito Gipsy style in pizzo nero e trasparenze, firmato da Emilio Pucci: gonna lunga, svasata e a vita alta e corpetto che le strizzava il decollete. Rimpiangiamo i tempi, in cui i red carpet erano sinonimo di vera eleganza. Ma pare che dopo che Fassbender si sia presentato al Festival del Cinema di Venezia 2011 in jeans e infradito tutto sia concesso. Anche scambiare il red carpet per la spiaggia di Torvaianica.
Di questo impazzare di pance, consentitemi il gioco di parole, impazzite, non è difficile individuare i colpevoli. Eccoli qui, schierati, in ordine alfabetico. Cavalli Roberto. Non solo pancia scoperta, ma anche un tripudio di frange, paillettes dorate e abbaglianti, vinile e stampe animalier colorate. Ma non si diceva che Less is More? Dolce e Gabbana che hanno proposto due pezzi che lasciano scoperta la parte rimanente tra l’orlo di gonne svolazzanti o bermuda a vita alta e micro top (accollati o scollati, poco importa). Frankie Morello, tra gondole, colosseo, souvenir e baci e abbracci dall’Italia, sbuca la pancia ossuta delle modelle (sbucherà un po’ meno ossuta anche la nostra). Marras Antonio, va bene che in Sardegna fa caldo, ma era proprio necessario andare in giro mostrando nudità? Molinari Anna per Blumarine: troppi fiori, troppa vernice, troppe pance in vista. Prada Miuccia, anche tu mi scivoli sulla panza? Delusione. Pucci Emilio: micro top e gonne lunghe. L’ispirazione viene da Esmeralda del Gobbo di Notre Dame. Versace Donatella, i colori pastelli non ingentiliscono una tendenza davvero poco bon ton. La lista sarebbe ancora lunga, ma vi tedierei.
So che Raffaella Carrà, con il suo caschetto biondo e le tutine attilate che mettevano in bella mostra l’ombelico, mentre ballava il Tuca Tuca inorridirà per quello che dico, ma la pancia a vista non è bella. Come i boxer degli adolescenti che si vedono dall’orlo dei pantaloni dal cavallo troppo basso. Mettetevelo bene in testa, miei cari fashion designer, e fate qualcosa: eliminate la tendenza prima che diventi consuetudine e inondi le nostre strade con le sue ciccette ballonzolanti.