Se ci fermiamo un attimo a pensare al mondo a cui fa riferimento, passa la voglia di indossarlo. Se ci soffermiamo a pensare che il camouflage è la stampa a macchie con colori che vanno dal verde muschio al kaki passando per il grigio, utilizzata perché le divise dei militari, durante gli imboscamenti nelle guerre, possano mimetizzarsi perfettamente con la flora locale, ecco, se ci pensiamo, probabilmente non è la prima stampa che ci viene in mente di indossare.
Se poi ci lasciamo tentare dall’attitudine glam che in questi anni, complici case di moda del calibro di Valentino, ecco che la voglia torna. Quello che abbiamo visto sfilare sulle passerelle delle ultimi stagioni è un uomo che, forse per ribadire la sua forza e mascolinità, ama indossare fantasie aggressive, spesso rubate al mondo militare, insieme a catene, teschi e borchie.
Tra i fautori di questa tendenza, sicuramente l’Imperatore della Moda, Valentino, che mostra al mondo intero che di questa fantasia esistono diverse varianti da abbinare a dettagli insoliti, come il fluo, o più tradizionali come il deni, giacche con tasconi e parka), ma anche accessori (zaini, sneakers della collezione Rockrunner, shopping bag maschili e occhiali da sole).
Ma Valentino non è il solo ad andare matto per la stampa che più comunemente viene definita militare. Philipp Plein l’ha usata per creare look dal forte impatto, in pieno stile con il suo heritage. Belle anche le proposte di Balenciaga, che ha portato in scena giacche dal taglio militare.
Pinella PETRONIO