di Alfiero MASSIMINI*
La settimana scorsa ho elencato quali sono i criteri in base ai quali il Fisco definisce se un immobile viene considerato “di lusso”, e abbiamo iniziato a vedere insieme se è veramente possibile definire il concetto di lusso.
Premetto che io non amo molto i dogmi e le definizioni preconfezionate. Inoltre, non credo che si possa definire con precisione assoluta il grado di “lussuosità” di una casa.
Tuttavia, possiamo evidenziare alcuni dati caratteristici e delle sfumature che contribuiscono a identificare una casa “di lusso” da una che è… semplicemente “confortevole”.
Il termine lusso deriva dalla voce latina “luxus” che significa letteralmente “eccesso”, “dissolutezza”, ma anche “fasto” e “magnificenza”.
Il fatto che vi siano significati così vari, ci fa capire che da sempre c’è ambiguità sul concetto di lusso.
In alcune accezioni, viene interpretato con la valenza poco positiva di eccessiva o addirittura superflua sontuosità. Ma non è necessariamente detto che la sontuosità sia negativa. Del resto, anche la mitica Coco Chanel diceva che «Il lusso è un’esigenza che comincia dove la necessità finisce».
In base ad altre interpretazioni, che preferisco, il termine “lusso” assume dei significati positivi riferiti all’alta qualità, all’eccellenza e al “bien vivre”.
In altri casi ancora si fa invece una netta distinzione fra il “lusso qualitativo”, inteso come utilizzo o consumo di beni di classe superiore, ed il “lusso quantitativo”, riferito all’utilizzo eccessivo di beni, che può arrivare addirittura allo spreco” (ricordiamoci però che Alberto Arbasino, nel 1960, scrisse che «Il lusso va benissimo, purché sfrenato»).
Ecco alcuni parametri che ci aiutano a capire se, effettivamente, ci troviamo di fronte ad un immobile di lusso…
La posizione esclusiva
Non mi stancherò mai di dirlo: location, location, location! Le “tre elle” sono essenziali per attribuire il valore e, di conseguenza, la lussuosità di una casa.
Molto difficilmente una dimora di charme è ubicata in una zona dallo scarso valore. Al contrario, le abitazioni di pregio sono spesso in posizioni dominanti, in zone residenziali ben protette dagli sguardi indiscreti, spesso circondate da ampi giardini o da veri e propri parchi secolari.
Quello che fa una grandissima differenza, naturalmente, è la esclusività della posizione.
Una villa liberty di 100 anni in riva al lago o al mare, con un bel parco, la darsena e la spiaggia ad uso privato, può essere tranquillamente definita di lusso. La stessa villa, se fosse posizionata dove magari 100 anni fa c’era una splendida campagna, ma oggi c’è la periferia degradata di una città, purtroppo varrebbe un decimo.
Il panorama
Alcuni ospiti che hanno partecipato alla Open House che ho organizzato al Lago di Garda per inaugurare un nuovissimo complesso residenziale di altissima gamma (descritto nel mio articolo «Il lusso di pensare in grande» del 20 novembre) sicuramente concorderanno con me che, guardare fuori dalla finestra ed emozionarsi, è il vero lusso.
La storicità
Ovviamente, se una residenza di pregio ha dei trascorsi storici importanti riferiti alle famiglie che vi sono vissute o agli ospiti che vi hanno soggiornato, questo può contribuire a determinarne il valore. E se qualcuno di voi si sta chiedendo come questo c’entri con il lusso, provi ad immaginarsi di vivere in una dimora storica che magari ha ospitato dei personaggi celebri che oggi troviamo sui libri di storia…
Gli spazi
Come ho scritto la settimana scorsa, il comfort non va confuso con il lusso. Tuttavia, la comodità fa parte integrante del lusso ed è proporzionale agli spazi. Va da sé che, sia per il giardino che per gli interni di un’abitazione, la vivibilità degli ambienti è determinata, oltre che dalla luminosità, dalla spaziosità. Basti pensare alle cabine armadio, oramai irrinunciabili in una residenza di un certo livello.
Le finiture
I materiali, ovviamente, contribuiscono sensibilmente a determinare il livello di lussuosità di una casa. Marmi, graniti, travertini, parquet, tappezzerie (ad esempio, la “Fortuny”, tappezzeria realizzata a mano su telai veneziani del ’600, che costa più di 1.000 euro al metro) oppure i mosaici, alcuni dei quali hanno addirittura degli inserti in oro 24 carati…
La tecnologia
La domotica negli ultimi anni ha notevolmente migliorato la qualità della vita e contribuito ad alzare i livello di lusso di un’abitazione. Oggi vi sono innovative soluzioni che consentono di gestire la casa da tablet o smartphone, per regolare comodamente dal proprio divano il livello della luce, aprire o chiudere le tende, impostare la temperatura di ogni singola stanza o la diffusione della musica tramite l’iPod. Queste ‘App’ sono estremamente comode specialmente per una seconda casa, ad esempio per poter monitorare in remoto l’impianto antifurto oppure semplicemente accendere l’impianto di climatizzazione per arrivare trovando la temperatura desiderata, magari soltanto nelle stanze che si desidera utilizzare, lasciando spente le altre.
La SPA
In una casa di lusso che si rispetti non può mancare un’attrezzata area Wellness, dotata di palestra, piscina indoor (interna, ndr), ampia Jacuzzi 8 posti e magari percorso Kneipp, bagno turco e sauna finlandese.
La piscina riscaldata
Nel giardino, naturalmente, è un ‘must’ la splendida piscina riscaldata, possibilmente ‘bio’ e magari collegata a quella indoor, dalla quale potremo uscire a crogiolarsi nell’acqua calda anche durante le fredde giornate invernali.
Questi sono alcuni degli aspetti che caratterizzano una residenza di lusso.
Prossimamente vedremo gli altri. Qui, su Il Giornale del Lusso…
*CEO The Art of Living – [email protected] – www.villedasogno.net – www.immobilireddito.com