di Alessandra GILARDI
Ormai siamo agli sgoccioli e come da tradizione, soprattutto a Milano, in questo ponte dell’Immacolata, i milanesi saranno all’opera con la loro creatività per realizzare il proprio albero di Natale.
I veri appassionati di questa tradizione sono partiti in largo anticipo col pensare a quale sarà il tema o il colore che caratterizzerà tutta la creazione; ma, c’è sempre il solito dilemma: albero di Natale vero oppure finto?
Direi che ormai in commercio se ne trovano di bellissimi che poco si discostano da quelli veri e sicuramente sono molto più pratici e duraturi, oltre a essere “amici dell’ambiente”.
E’ assolutamente cool avere il proprio alberello di Natale che viene amorevolmente riposto ogni anno nel suo scatolone per poi riscoprirlo al momento opportuno, dandogli puntualmente una nuova vita.
Perché investire dei soldi in un abete natalizio “in aghi e linfa”, che probabilmente non arriverà a vedere l’anno nuovo?
Poveri alberelli, segregati in casa con le temperature caraibiche dei nostri appartamenti, stressati da palline di ogni genere e peso e dalle luci a intermittenza…
Poco alla volta inizieranno a perdere aghi, che finiranno nei posti più astrusi del vostro appartamento e voi rimpiangerete la scelta dell’albero vero!
Assolutamente utopica l’idea di poterlo poi ripiantare finito il periodo di festa. A meno che voi non abbiate un giardino, è poco credibile pensare che viva interrato in balcone e anche le iniziative che tutti gli anni vengono proposte dal colosso svedese Ikea vedono restituiti alberi che sono poco più che rami secchi!
Davvero kitsch l’idea di sacrificare un albero vero con tutti i problemi che oggi viviamo legati all’ambiente e all’ecologia.
Quindi, se ancora non avete acquistato il vostro alberello, fatelo subito rispettando anche una scelta di stile!
Cool: Albero di natale finto.
Kitsch: albero di natale vero.
Voi, cosa ritenete sia Cool&Kitsch? Scrivetecelo a [email protected]