di Alessia CASIRAGHI
Qual è la via dello shopping più famosa al mondo? C’è chi risponderebbe la Fifth Avenue, paradiso della Grande Mela per ogni genere di acquisto. Per i più snob ci sono gli Champs Elysées, anche se oramai molto più democratici e meno esclusivi – meglio fare un salto in Avenue Montaigne se volete fare davvero gli snob. O ancora, le immancabili via Montenapoleone e Via della Spiga, o la romana Via Condotti, per restare in Italia.
Siate pronte a vedere crollare le vostre certezze. La società francese Présence, specializzata nel “mystery shopping”, ha stilato una personalissima classifica sulle vie dove lo shopping risulta più gradevole in tutto il mondo.
Il risultato? Per niente prevedibile. La medaglia d’oro è andata infatti all’Oriente, con l’Orchard Road Singapore in vetta alla classifica, spiazzando esperti di moda e personal shopper. Al secondo posto, grazie alle sue vetrine spettacolari, l’Avenue de la Liberté di Lussemburgo, e sono sempre i Paesi Bassi a conquistare anche la terza posizione del podio, con la Hoofstraat di Amsterdam, un piccolo mondo antico delle compere.
Ma dove sono finite le regine dello shopping celebrate da film e riviste patinate, dalla Rodeo Drive di Los Angeles ai già citati Campi Elisi? Strano ma vero, davanti agli Champs Elysées troviamo una via tutta italiana: la Galleria Vittorio Emanuele di Milano, che fa arrossire con il suo dodicesimo posto le più famose vie della Spiga e Montenapoleone. Prima della Galleria milanese si classificano però le strade modaiole di Istanbul, Londra e Helsinki.
Precipitano al 16mo posto gli Champs Elysées – chissà cosa ne penseranno i Francesi già sommersi dalla honte della perdita di una A – , mentre al 26mo posto troviamo la mitica Fifth Avenue di New York.
I più gentili? I commessi della George Street di Sydney. I più scortesi? Quelli di Montréal, battuti solo dall’arroganza svizzera degli abitanti di Ginevra. A Londra lo shopping rischia di trasformarsi in un girone infernale se imboccate Bond Street all’ora di punta, mentre la maglia nera dello shopping maledetto va a Mumbai. L’importante è non chiedere scarpe in cavallino.