E’ stato presentato negli scorsi giorni a Roma da Anfao (Associazione Nazionale Fabbricanti di Articoli Ottici) e Assocalzaturifici uno studio sulla contraffazione online nei settori calzature e occhiali (al 73% nelle Calzature e 54% negli Occhiali nel B2C) che quantifica l’incidenza e le caratteristiche della contraffazione, sulle piattaforme web 1.0, web 2.0 ed e-commerce.
Secondo lo studio, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, e curato da Convey, il fatturato perso a causo del falso oscilla dai 190 e i 240 milioni di euro, senza considerare il danno all’erario in termini di IVA e tasse, ovviamente, non riscosse.
“Lo studio rappresenta uno spaccato importante della nostra produzione e ci permette di capire la portata devastante della contraffazione” ha commentato Cleto Sagripanti, presidente Assocalzaturifici e FIAMP, Federazione Italiana Accessori Moda e Persona. “Questo vale non solo per il comparto calzature, ma anche per tutto l’accessorio moda: il valore complessivo della merce sequestrata per tutti i settori rappresentati da FIAMP, Federazione Italiana Accessori Moda e Persona – gioielleria, pelletteria, pellicce, calzature e occhialeria – è di oltre 208 milioni di euro nel solo 2012. Nell’ultimo quinquennio parliamo di una cifra che sfiora i 2 miliardi di euro”.
Nel 2012 sono state sequestrate calzature per un valore pari a 17,2 milioni di euro, ma il problema non riguarda solo i grandi marchi: “Il nostro obiettivo è difendere lo stile, la qualità, la creatività e il design italiano che ci rende unici in tutto il mondo – continua Sagripanti – e da tempo siamo impegnati nella lotta alla contraffazione, ma occorre che tutti i settori del manifatturiero italiano facciano fronte comune tra loro insieme alle Istituzioni. Si parla spesso di contraffazione di marchio, presupponendo quasi che soffrano di tale fenomeno criminoso solo le grandi griffe. In realtà è un problema vissuto anche dalle piccole e medie aziende.
Jacopo MARCHESANO