di Alfiero MASSIMINI*
L’Italia è la nazione con il più importante capitale artistico, architettonico, storico e culturale, che rappresenta oltre la metà del patrimonio mondiale (dati UNESCO, ndr).
È risaputo che il Belpaese, da sempre, è stato la culla della cultura europea e la meta preferita di famiglie nobili e facoltose che, nel corso dei secoli, hanno fatto edificare proprietà molto belle e prestigiose, in località rinomate e suggestive.
Ancora oggi, in tutta la Penisola, dalle dolci sponde del Lago di Como alle colline di Capri, dai parchi secolari della Brianza agli aranceti della Sicilia, possiamo ammirare delle splendide dimore storiche di enorme pregio, che testimoniano gli sfarzi degli anni d’oro dell’aristocrazia e della cultura italiana.
Non mi riferisco soltanto alle ville d’epoca, ma anche alle abbazie, agli antichi casali, ai borghi medievali, ai castelli, alle masserie, alle ville venete e ai palazzi storici che sono stati finemente restaurati e oggi sono abitati da fortunati e facoltosi proprietari, oppure sono stati adibiti a relais e hotel di lusso.
Che ci crediate o no, malgrado la crisi, ci sono molti investitori che oggi vorrebbero acquistare una di queste dimore d’epoca per farci un albergo di charme, oppure per viverci con la propria famiglia.
Però, queste proprietà sono molto ambite e rare da trovare sul mercato, perché i fortunati proprietari non sono intenzionati a vendere, a meno che non ne siano costretti (oppure se ne posseggono molte e quindi possono rinunciare a una).
Naturalmente, è ancora possibile trovare in vendita alcune dimore storiche da restaurare. È però importante essere consapevoli che il processo di restauro può essere estremamente complesso e costoso.
Innanzitutto va detto che, nella Mayr parte dei casi, le residenze storiche sono sottoposte alla tutela della Soprintendenza delle Belle Arti, il cui lavoro è fondamentale per proteggere e valorizzare il prezioso patrimonio di storia, cultura e tradizioni che il mondo ci invidia, ma incide notevolmente sia sui tempi che sui costi per il restauro.
Inoltre, che senso avrebbe acquistare una villa d’epoca per alcuni milioni di euro, per poi lesinare sul lavoro di ristrutturazione? Al contrario, oltre al piacere di valorizzare l’eleganza e il fascino degli ambienti della propria casa, vale la pena di investire per incrementarne il valore immobiliare (contribuendo così, anche se indirettamente, al recupero del patrimonio culturale ed architettonico italiano).
La settimana prossima, vedremo insieme qualche esempio di dimora storica finemente ristrutturata. Qui, su Il Giornale del Lusso.
*CEO The Art of Living – [email protected] – www.villedasogno.net – www.immobilireddito.com