L’alta orologeria è terreno di sperimentazione per materiali, tecnologie, idee. Però, a volte, anche gli addetti ai lavori o i sedicenti tali, fanno fatica a entrare nella logica di alcune creazioni e a comprendere certe realizzazioni che sembrano parossistiche. Un discorso che vale per molte manifatture, non per poche o per le solite: più o meno tutte, prima o poi cadono nella tentazione di creare il loro colpo di teatro, un segnatempo all’avanguardia, con soluzioni mirabolanti e soprattutto prezzi a 6 cifre.
Lo spunto per questa riflessione ci è stato dato dal lancio di un nuovo superorologio della manifattura Girard-Perregaux, un’edizione limitata (8 pezzi) del Tourbillon bi-Assiale. Un segnatempo che, effettivamente, è lo stato dell’arte dell’artigianalità e della tecnologia orologiera, grazie alle sue due gabbie concentriche che consentono all’organo di regolazione di eseguire rotazioni multi-dimensionali. Una costruzione complessa che compensa le irregolarità di marcia dovute alla gravità terrestre. La gabbia interna contiene il bilanciere, la molla del bilanciere e lo scappamento e completa un’intera rotazione sul suo asse in quarantacinque secondi.
Se ci uniamo la cassa in titanio DLC nera e il fatto che le due gabbie, che comprendono più di 110 componenti, pesano solamente 0,80 grammi, capiamo di essere di fronte a un orologio unico. E qui arriva il punto: unico anche nel prezzo: 379mila euro.
Torniamo quindi alla riflessione iniziale. Ha senso, oggi, in un mercato come quello attuale dove, a parte pochi Paesi, ci sono una sofferenza generalizzata e una contrazione degli acquisti, proporre pezzi del genere a questi prezzi? Va bene la fascia di consumatori top, va bene rivolgersi a mercati, specialmente extraeuropei, dove una certa categoria di clienti non ha perso la propensione all’acquisto né i mezzi economici per farlo… ma, alla fine un orologio come questo (e come tanti altri, naturalmente) non rischia di rimanere un “esercizio di stile”? E, senza fare moralismi, ha ancora senso in questo 2012 proporre al mercato un segnatempo che costa quanto un trilocale, mentre le gioiellerie chiudono e la clientela domestica latita? Noi una risposta ce l’abbiamo, lasciamo a voi il piacere di indovinarla…