Sembra un’eternità, ma sono passati “solo” 50 anni da quando l’astronauta americano John Glenn, per inseguire e superare il primato strappato agli Usa dall’allora Urss che per primi misero un uomo intorno alla Terra (Yuri Gagarin), effettuò tre orbite intorno al nostro pianeta a bordo della capsula Friendship 7 contro l’unica coperta da Gagarin.
Forse non tutti sanno che nella missione di Glenn vi era anche un pezzo di Europa, di Svizzera precisamente. E questo pezzo si trovava al polso dell’astronauta: un cronometro sportivo Heuer modello 2915 A, che divenne così il primo orologio svizzero nello spazio.
Oggi, a 10 lustri di distanza, la maison di La Chaux de Fonds celebra quella missione lanciando un nuovo cronografo della serie Carrera 1887 in edizione limitata a 2012 (manco a dirlo…) esemplari: TAG Heuer Carrera Calibre 1887 SpaceX. Un orologio il cui design riproduce quello del cronometro indossato da Glenn nel 1962. La cassa in acciaio è la nuova versione da 43 mm per la collezione Carrera 1887, presentata alla scorsa edizione della Fiera dell’Orologeria di Basilea. Il quadrante argento del 2012 è una riproduzione di quello del 1962: stessi indici triangolari a ore 12 e 6, identici numeri arabi, stessa lancetta.
Per sottolineare il carattere “spaziale” del nuovo segnatempo e l’affetto che lega TAG Heuer non solo alle corse automobilistiche ma anche al cosmo, il TAG Heuer Carrera 1887 SpaceX si trovava a bordo della capsula Dragon nel corso del suo volo verso la stazione spaziale internazionale a May 2012. La capsula, realizzata da SpaceX – Space Exploration Technologies, società americana che progetta e costruisce lanciatori e motori aerospaziali tra i più sofisticati al mondo – aveva come missione quella di riapprovvigionare la stazione spaziale internazionale.
Una volta rientrato sulla terra, il cronografo è stato sottoposto ad una serie di test per verificare la sua resistenza alle forze gravitazionali subite nel corso del lancio, all’arrivo alla stazione spaziale, al rientro nell’atmosfera e all’atterraggio. Risultato: preciso come se mai fosse uscito dalla sua scatola. E se gli uomini che per vanno fra le stelle devono avere un fisico bestiale, evidentemente anche per gli orologi vale la stessa regola…