Un legame speciale, quello tra la città di Prato e la figura di Enrico Coveri: la città toscana, infatti, dopo avergli dedicato una piazza, omaggia la figura dello stilista con la mostra Coveri Story. Da Prato al Made in Italy, aperta fino al 18 January presso la nuova sede della Camera di Commercio di Prato.
L’avventura di Coveri, cominciato proprio nel capoluogo toscano quaranta anni fa, si snoda in un percorso fatto di abiti, disegni originali, fotografie, video e accessori che ripercorrono le tappe cruciali della carriera creativa dello stilista.
Si parte dagli anni Settanta, e per la precisione dal 1973, quando un giovanissimo Coveri inizia a disegnare modelli per le industrie locali e sfila per la prima volta con la linea Touche, facendosi subito notare dall’ambiente fiorentino della moda, in quel momento il più importante d’Italia.
Verso la fine del decennio è la moda a diventare il motore della ripresa per l’Italia, e proprio per merito del giovane stilista e di un ristretto numero di artisti e imprenditori la creatività italiana si afferma in tutto il mondo.
La mostra documenta il contesto in cui Enrico Coveri sviluppa il suo talento e la sua capacità di attingere dalla tradizione di qualità dell’industria tessile di Prato e della Toscana, e dai suoi straordinari artigiani della pelle, della paglia, del feltro.
Il visitatore potrà quindi vedere il suo debutto sulla piazza di Parigi nel 1977, ad appena 25 anni, e la nascita dello “stile Coveri”, fatto di allegria, piacere di vivere e gioco, valori che si estendono a tutte le occasioni della vita, dalla gran sera alla spiaggia. Simbolo di questo stile sono le paillettes, fino a quel momento relegate agli accessori; altra innovazione firmata Coveri è l’invenzione della maglia tricot che ancora adesso, insieme al colore, è uno dei marchi di fabbrica della maison.
Enrico Coveri dialoga con i migliori artisti contemporanei e riesce a conquistarsi fra i suoi clienti e testimonial grandi star della cultura, della mondanità e dello spettacolo. Il suo gusto estetico lo porta a scoprire bellissime e ancora sconosciute modelle i cui nomi diventeranno poi celebri in tutto il mondo, come Naomi Campbell e Claudia Schiffer, e a lavorare con grandi fotografi come Bill King e Oliviero Toscani.
E’ stato anche il primo tra gli stilisti a completare il suo mondo con linee come Sportswear, Jeans, Junior, Baby, Premiers Jours, You Young e firmando oggetti per la casa, accessori, pellicce colorate, profumi e make-up.
“L’energia, le doti manageriali, il fiuto imprenditoriale e poi la creatività e la familiarità con forme e materiali che ci piace pensare Enrico Coveri abbia ereditato dalla sua città di origine sono le ragioni che hanno spinto la Camera di Commercio di Prato a voler realizzare l’evento inaugurale della nostra nuova sede con un tributo a questo poliedrico stilista che in pochi anni è riuscito a scalare le vette del mondo della moda – ha dichiarato Carlo Longo, Presidente della Camera di Commercio di Prato – Ci sembrava giusto che Prato dedicasse a Enrico Coveri un tributo importante anche per ricordare quei forti legami che il distretto ha sempre avuto con il mondo della moda.
Un rapporto stretto, di grande collaborazione costruita sul campo, cercando di sviluppare collezioni sempre nuove inseguendo quelle tendenze che Coveri era anche in grado di imporre. In un momento di difficoltà generalizzata per l’imprenditoria del nostro Paese, e per quello della manifattura in particolare, ci è sembrato importante dare spazio all’allegria, alla grinta e all’eterna giovinezza di questo grande creativo“.
Francesca SCARABELLI