Ce ne ha offerto un meraviglioso ritratto Ermanno Olmi con “Il mestiere delle armi”. Ma come ci si vestiva davvero nel ‘500? O meglio quali erano i capi indossati da nobili e granduchi? La storica del costume Roberta Orsi Landini ha rintracciato tra documenti d’archivio e iconografia dell’epoca, lo stile dei granduchi di Toscana, o meglio, del primo granduca, Cosimo I de’ Medici.
Severi, sobri, confezionati con lane e sete prodotte nelle botteghe fiorentine, gli abiti del Granduca Cosimo dovevano ispirarsi all’ideale della misura, la cifra del suo stile. Poche guarnizioni in oro, e solo per gli abiti da indossare nelle occasioni ufficiali, perché lo sfarzo e l’esibizione della ricchezza poco si addicevano ad un sovrano giusto. Regnante dal 1537 di uno stato che egli stesso aveva imposto sulla scena politica, Cosimo I de’ Medici non cambiò il modo di vestirsi dei fiorentini.
Cappe, giubbe, calzari e pianelle, guanti e perfino bottoni: l’analisi di ogni capo comprende note sulla sua provenienza, sulla fattura, sul tipo e sulla quantità di stoffa necessari alla fabbricazione. Ma come si ricostruisce un abito che risale ad oltre 500 anni fa? Ritratti, fonti letterarie dell’epoca – alcuni racconti presentano descrizioni molto particolareggiate degli indumenti nobiliari – e ancora documenti d’archivio, fregi, abiti indossati dai defunti. La storica Roberta Orsi Landini ce ne offre un ritratto molto dettagliato e ricco di curiosità nel suo volume dal titolo ”Moda a Firenze 1540-1580. Lo stile di Cosimo I de’ Medici”. Il libro comprende anche una ricca appendice di ritratti e contributi iconografici davvero molto preziosi.
Alessia Casiraghi